Venerdì 22 settembre, alle ore 17,00, presso la Biblioteca del Liceo “Leonardo da Vinci” di Terracina sarà presentato il libro di Rosario Malizia La Locanda di Terracina. Un mito letterario del Grand Tour sull’Appia, edito dalla Libreria BookCart.
Dopo la pubblicazione sulle Case Pellegrini dello scorso anno, la collana “Regina Viarum” viene ampliata con questa nuova opera sulla vicenda dell’imponente Albergo Reale, fatto costruire alla fine del ‘700 in riva al mare dal papa Pio VI e distrutto nel 1944 dalle mine dell’esercito tedesco in ritirata. Nell’edificio alloggiarono quasi tutti i viaggiatori provenienti da Roma, in attesa di passare il confine con il Regno Borbonico posto all’Epitaffio; per questo fornì l’ispirazione dapprima allo scrittore statunitense Washington Irving, che in esso ambientò nel 1824 i suoi famosi racconti sui briganti laziali, e poi agli autori francesi della celeberrima operetta lirica Fra Diavolo, ou L’hôtellerie de Terracine, del 1830, che ebbe un immenso successo in tutta Europa nel corso del XIX secolo.
La popolarità di tali opere contribuì a creare un vero e proprio mito letterario sulla Locanda di Terracina, come veniva spesso denominato l’Albergo Reale; la sua fama divenne tanto grande, che molti viaggiatori stranieri desideravano fermarsi nella città anche per essere alloggiati nell’edificio conosciuto attraverso le avventure narrate nei racconti di Irving o rappresentate nell’operetta sul noto brigante di Itri.
Fra i suoi ospiti si ricordano illustri autori quali Stendhal, Dumas, Dickens e Andersen, che
considerava l’Albergo “il più grande e il più bello sulla strada tra Roma e Napoli”. Tanta notorietà fu spazzata via dall’ultima guerra, che ridusse le maestose forme architettoniche della Locanda di Terracina in una nuvola di polvere e sassi: finiva così, oltraggiato e distrutto dalla barbarie degli uomini in armi, l’oggetto di un mito letterario che aveva contribuito a rendere famosa la città pontina anche all’estero.