Restano in carcere i tre cittadini indiani che sono accusati di violenza sessuale su una bambina di 12 anni, durante il lockdown, dopo essere stati ospitati dal padre della piccola, a Fondi.
Sabato scorso si è svolto l’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Latina, Giuseppe Molfese. Due di loro, assistiti dall’avvocato Vincenzo Schiavone, hanno risposto alle domande del gip dichiarandosi innocenti. Sono accusati di aver fatto da palo e controllato che non arrivasse nessuno, mentre l’amico abusava della minorenne. Hanno negato questa circostanza. Il terzo accusato invece, sempre difeso dall’avvocato Schiavone, si è invece avvalso della facoltà di non rispondere.
La denuncia era stata presentata dalla madre della ragazzina dopo che la bimba si era fatta coraggio e le aveva raccontato degli abusi subiti quando il padre era fuori per lavoro, tra il marzo e l’aprile 2020, quando Fondi era “zona rossa”. La polizia aveva anche ascoltato la vittima in un ambiente protetto. La ricostruzione degli accadimenti della bimba è stata precisa e puntuale e confermata dagli accertamenti medico legali.
Tutti e tre gli indagati erano stati rintracciati e arrestati dai poliziotti della Squadra Mobile.