Prosciolti tutti gli imputati, tra cui il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano, nel procedimento relativo all’occupazione abusiva del lungomare con l’autorizzazione delle strisce blu. Ieri il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Cassino, Domenico Di Croce, ha emesso sentenza di non doversi procedere perché il fatto non sussiste.
La sentenza è arrivata dopo lunga battaglia procedurale, che è passata anche per una originaria richiesta di sequestro dell’intero fronte mare di Gaeta, per una lunghezza di oltre 9 chilometri, respinta però dal gip nel 2016.
Un successo per il collegio difensivo. Il sindaco Mitrano era assistito dall’avvocato Antonio Buonemani, il comandante dei Vigili Renzi dagli avvocati Macari e Zaza d’Aulisio, Fusco da Alfredo D’Onofrio e Renato Archidiacono, Di Tucci da Pasqualino Magliuzzi, il geometra Petrone da Ammendola, Monti Pasqualino da Miroli, Ciani da Giudetti e Pierantozzi, e Casaburi da Giuseppe Matarazzo.
Le indagini erano state svolte dalla sezione navale della Guardia di Finanza di Gaeta e il sostituto procuratore Arianna Armanini ipotizzando i reati di abuso ed omissione d’ufficio, occupazione abusiva di demanio marittimo e turbativa d’asta, aveva chiesto il sequestro. Il gip però era stato di parere diverso.
In quella occasione la difesa aveva fatto notare che se il gip avesse accolto la richiesta sarebbe stato il caos nella gestione della sosta sul lungomare, fino al confine con Formia.