Il grillo atomico della Top volley Cisterna Mimmo Caviccini, in attesa della ripresa degli allenamenti, si sta allenando sulla sabbia. Un percorso questo che lo vede impegnato sia sotto il profilo atletico sia emotivo.
“Mi alleno tutte le mattine, sto seguendo il programma di allenamento, lo faccio sulla sabbia dello Sport Sun beach volley factory, la struttura che gestisco a Eboli insieme a mio fratello Alfonso, Jonathan Caruso e Roberto Pisapia – racconta Cavaccini alle prese con le sue attività all’aperto sotto il sole della sua Campania – sto scalpitando e non vedo l’ora che si possa ripartire con gli allenamenti indoor con la Top Volley, sono in attesa delle nuove date e credo che si potrà riprendere intorno a metà luglio per questo mi sto impegnando molto e lo sto facendo con la consapevolezza di avere davanti un’altra stagione di Superlega molto impegnativa, con l’asticella alzata per quanto riguarda gli obiettivi, e poi c’è il mio sogno che è quello di riprendermi una maglia azzurra, un traguardo a cui penso in maniera seria e per raggiungerlo devo continuare a lavorare al massimo per la Top Volley, per ora è questa la mia Nazionale ma ripeto, la voglia di tornare a vestire l’azzurro è tanta e io sono un testardo e un generoso”.
Il libero salernitano è una grande appassionato del beach volley, oltre ad essere uno dei migliori liberi italiani. Proprio ad Eboli sta continuando la sua preparazione fisica in attesa di poter iniziare quella con la squadra a Cisterna. Si sveglia molto presto e ammette di essere molto concentrato a livello mentale oltre che a livello fisico. Mimmo, oltre ad essere uno dei migliori liberi, è anche un campione di solidarietà visto che è un clown di corsia, un’attività che lo porta a entrare negli ospedali a portare il sorriso.
“In questi mesi di pandemia non abbiamo potuto svolgere la nostra attività negli ospedali, questo ci dispiace ma dobbiamo attenerci alle regole, siamo un gruppo di clown di corsia molto affiatato e solitamente siamo in tre per ogni piano e passiamo in tutte le stanze – racconta Mimmo – il mio ultimo servizio l’ho svolto all’ospedale di Eboli nel periodo natalizio, posso dire che ogni volta è diverso: ci sono giorni in cui va tutto bene, altre volte le situazioni sono più complicate e difficili perché i pazienti spesso hanno esigenze particolari. Ci sono molte procedure da superare, perché vanno seguiti dei protocolli igienici, non ci si può improvvisare e serve anche molta attenzione anche perché chi soffre ha esigenze diverse, si deve capire velocemente la situazione e agire di conseguenza”.
Ogni anno, Mimmo e il suo gruppo, organizzano un evento il Wonder Tortilla Day dedicato al ricordo della sorella Susy, scomparsa alcuni anni fa. Purtroppo quest’anno, a causa del coronavirus, tale evento non potrà aver luogo. Tuttavia stanno cercando di organizzare un Mini Wonder Tortilla Day, che sarà un evento molto ristretto rispetto al solito ma che servirà comunque a dare continuità a ciò che fanno.