Sono 250 i casi di reati informatici trattati nel 2019 dalla polizia postale del Lazio. Molestie, minacce, trattamento illecito dei dati personali, accesso abusivo sui profili social network, stalking, cosiddetta sextortion e diffamazione on line. Gli agenti hanno monitorato oltre 4600 spazi virtuali, riscontrandone 74 con contenuti illeciti.
Sono questi alcuni dei numeri del resoconto dell’attività della polizia postale e delle comunicazioni Lazio. Due i fondamentali obiettivi: per un verso assicurare il contrasto alle fenomenologie criminose che si realizzano in tale contesto digitale e, per altro verso, fornire agli utenti del web le informazioni per un utilizzo responsabile e sicuro della rete.
In particolare, per quanto riguarda il controllo del territorio, sono state garantite 906 pattuglie che hanno assicurato la vigilanza degli uffici postali della regione, con particolare riferimento ai giorni in cui è previsto il pagamento delle pensioni. Attività questa che non solo ha permesso di controllare ben 8076 soggetti e 117 autovetture, così garantendo un’efficace azione di prevenzione, ma altresì, di denunciare 25 soggetti che avevano tentato di perfezionare reati di natura patrimoniale, recuperando circa 6000 euro, restituiti ai legittimi proprietari.
Per quanto attiene al contrasto alla pedopornografia online, sono state avviate numerosi indagini, che hanno portato all’arresto di 4 persone ed alla denuncia di 55 soggetti indagati a vario titolo per i reati di adescamento di minori e di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico; procedendo contestualmente al sequestro di 33.533 gigabyte di contenuti multimediali di tale illecita natura.
Nel corso di tale attività sono stati inoltre visionati 23.056 spazi virtuali sequestrandone ben 112.
Nell’ambito dell’azione volta alla prevenzione ed al contrasto del cyber terrorismo, nel corso del 2019 è stato garantito il consueto monitoraggio della rete, volto ad individuare evidenze di interesse potenzialmente riconducibili a fenomeni di eversione e terrorismo, sia a livello nazionale che internazionale, visionando circa 5000 spazi virtuali (siti web, media, blog, forum, profili di Social Network).
L’attività investigativa in questo settore ha portato alla denuncia di 92 persone ed all’esecuzione di 35 perquisizioni.
In materia e-commerce, contrasto al phishing o alla clonazione di carte di credito e/o debito, perpetrate con il furto di identità digitali e al furto di ingenti somme da conti correnti di società o risparmiatori (Financial cyber crime), sono state eseguite operazioni di particolare interesse anche a livello nazionale.
L’attività investigativa ha portato all’arresto di 15 persone ed all’esecuzione di numerose perquisizioni con il sequestro ed il recupero di ingenti somme di denaro originariamente sottratte ai rispettivi titolari.
Da ultimo, le attività investigative del Compartimento in materia di e-commerce e telefonia, riferibili ad una vasta casistica che va dalla falsa vendita on line di biglietti per eventi vari (come concerti e partite di calcio), ai falsi annunci di locazione di case vacanza pubblicati in rete internet ed alle false vendite on line di materiale vario, hanno permesso di indagare 450 soggetti.
Sono state trattate 1460 segnalazioni pervenute via e-mail nel cui contesto sono state fornite ai cittadini richiedenti informazioni utili, soprattutto, per prevenire possibili frodi.
Inoltre, nell’ambito della consueta azione di sensibilizzazione per la prevenzione dei rischi connessi alla navigazione in internet di adolescenti, gli operatori hanno effettuato incontri in 195 istituti scolastici della Regione, coinvolgendo quasi 35.000 studenti, oltre 2100 docenti e quasi 3000 genitori, trattando argomenti come phishing, hackering, adescamento on line, truffe, furti di identità e cyberbullismo.