L’arrivo dell’ospedale dei Castelli potrà aiutare ad affrontare le emergenze sanitarie del Comune di Aprilia, ma non potranno sostituire i servizi offerti dal Poliambulatorio della Asl. Una struttura che potrebbe rappresentare un fiore all’occhiello per la città di Aprilia e che invece ormai funziona a metà, per colpa delle carenze di organico che hanno finito per incidere in quasi tutti i settori. Ancora una volta a rivolgere l’appello accorato alle istituzioni, affichè trovino una soluzione per la Asl del distretto 1, Il Tribunale per i diritti del malato. “La nostra Asl è stremata- spiega il coordinatore locale Claudio Frollano- fortemente bisognosa di risorse umane. Possiamo solo sperare nell’intervento di Alessio D’Amato, facente parte della cabina di regia del SSR della regione, che a giugno incontrerà il sindaco Antonio Terra e i vertici dela Asl. Chiediamo al primo di venire con la consapevolezza di investire subito in questo settore ormai svenduto al privato, al secondo di supportare fortemente questa necessità e al terzo di dare giuste priorità. È venuto Zingaretti e con le autorità locali hanno visitato e preso atto dello stato di avanzamento dei lavori per completare e aprire l’ospedale di Ariccia, che aiuterà sicuramente per le emergenze e urgenze ma che non risponde affatto alle necessità dei cittadini che continuano a soffrire per la mancanza di specialistiche del servizio sanitario e per i tempi di attesa lunghi di quelle ancora presenti”.
Una situazione drammatica quella del Distretto 1, che copre i comuni di Aprilia, Cisterna, Cori e Rocca Massima, dove il cardiologo manca e gli infermieri, sempre di meno, sono costretti a dividersi tra i servizi specialistiche ancora erogati. Ancora manca uno psicologo al consultorio e al dipartimento di neuropsichiatria infantile, mentre il servizio prelievi è stato sospeso il sabato per l’assenza di personale. “Manca anche la prevenzione- prosegue Frollano- eppure ciò permetterebbe di far risparmiare milioni e faciliterebbe la vita a migliaia di persone. Ormai ad occuparsi di prevenzione sono solo associazioni di volontariato, come la lodevole iniziativa promossa dal Comito di quartiere Grattacielo e dalla Croce Rossa per il controllo della glicemia. Cari amministratori, ci volete dare una mano? È vero che a fine anno aprirà la Casa della salute, ma di fatto nessuno sa con esattezza quali benefici porterà ai cittadini in termini di servizi”.