Tra i primi dipendenti in fuga dal Comune di Latina il caso di Imma Pizzella, tutt’ora errante. Fece molto scalpore, a fine gennaio 2018, la sua trasferta volontaria al Comune di Colleferro (Roma). Stimata e apprezzata dirigente dell’Ente di piazza del Popolo, titolare della funzione di vice segretario generale, aveva preferito al municipio del capoluogo pontino, già “tormentato” da una strana politica del personale, ad un Comune di poco più di 20mila abitanti.
L’assessore Antonio Costanzo, mesi prima, motivando le sue dimissioni aveva parlato di ingerenze che avevano di fatto impedito il “cambiamento” rispetto alle precedenti amministrazioni che non avevano tenuto in debito conto l’importanza della macchina amministrativa e del personale che ne era la concreta espressione. Ma le cose, dopo l’uscita di Costanzo dalla giunta, non si sono raddrizzate. Anzi. Si è assistito ad un’emorragia dei dipendenti, rimpiazzati con nuove assunzioni nelle diverse forme contrattuali possibili, rinunciando di fatto alla memoria storica dei procedimenti in corso.
Imma Pizzella era partita, autorizzata dalla giunta di Latina (chi se ne vuole andare non lo tratteniamo, questa la politica dell’amministrazione) in posizione di comando alla volta di Colleferro per sei mesi, poi per altri cinque mesi, archiviando così il 2018. A gennaio 2019 un’altra assegnazione in posizione di comando a Colleferro autorizzata dalla giunta del sindaco Damiano Coletta per altri sei mesi, scadenza a fine giugno. Ma il 22 gennaio il Comune di Colleferro, a parziale rettifica di precedente istanza del 22 novembre 2018, chiedeva l’assegnazione di Pizzella per un anno intero e non per sei mesi. Il Comune di Latina risponderà ad aprile 2019, troppo tardi per la municipalità di Colleferro che nel frattempo, non avendo avuto tempestivo riscontro, si è organizzato diversamente comunicandolo il 12 maggio scorso al Comune di Latina. Quindi la “trasferta” della vice segretaria generale del Comune di Latina sarebbe potuta rientrare nel capoluogo alla fine di questo mese. Ma non lo farà.
Il 20 maggio, avendo avuto contezza di non poter più rimanere a Colleferro, ha risposto (sempre autorizzata dal Comune di Latina) all’avviso pubblicato dal Comune di Terracina quattro giorni prima, finalizzato all’acquisizione in regime di comando di un dirigente Amministrativo per la durata di tre anni, salvo revoca. Pizzella risulterà vincente alla selezione di Terracina. E’ di oggi la determina del dirigente del servizio al Personale del Comune di Latina per l’attivazione presso il Comune di Terracina dell’assegnazione temporanea in posizione di comando per la durata di tre anni dal 17 giugno 2019 al 16 giugno 2022 per la dottoressa Pizzella. Tornerà a Latina sotto una nuova amministrazione comunale.
Pizzella, dalla partenza per Colleferro, viene sostituita al Comune di Latina da tre colleghi nella funzione di vice segretario generale. Tre al posto di uno. Un’operazione contraria alla più banale politica di marketing del 3×2, perché in questo caso la spesa non è a risparmio ma evidentemente si adegua meglio al “dividi et impera”, senza contare che il risultato potrebbe confluire in un irrimediabile isolamento tra il management, sempre più schiacciato dalla personalità e dall’azione della segretaria generale Rosa Iovinella, e la macchina amministrativa di cui il personale ne è concreta espressione, come ebbe a dire il saggio di Latina Bene Comune, Costanzo. L’assessore sceso dalla diligenza credendo di dare uno scossone al condottiero, che invece ha definitivamente affidato le redini al vertice donna, uno e trino, di questa amministrazione.