Prosegue la lotta per i diritti dei bagnini sul litorale pontino. L’Ispettorato del Lavoro di Latina ha riconosciuto un risarcimento di 22.300 euro a quattro assistenti bagnanti per differenze retributive. A sostenere i lavoratori è la Uiltucs Latina, guidata da Gianfranco Cartisano, che denuncia lo sfruttamento da parte di società appaltatrici irregolari, spesso latitanti a fine stagione, con salari inadeguati e arretrati non pagati.
Le proteste, come quella del 31 ottobre a Terracina, e le azioni legali hanno ottenuto risultati significativi, ma il fenomeno dello sfruttamento rimane diffuso. Questa la nota di Cartisano: “Vogliamo dignità e rispetto per il lavoro che svolgono da anni, dinanzi alla sede fantasma della società terracinese con sede in Campania le quali da anni offendono ed umiliano i tanti giovani assistenti bagnanti con paghe orarie da fame, tanti giovani lavoratori, molti alla prima esperienza lavorativa che vengono sfruttati, come denunciamo da anni come Uiltucs Latina, dai cosiddetti FACCENDIERI del SALVATAGGIO, vere e proprie società’ “cartiere” costruite per ingannare tanti giovani lavoratori che durante la stagione balneare sorvegliano con professionalità e dedizione la lunga costa pontina, per poi a fine stagione balneare essere destinati a rincorrere pezzi di salario e di competenze non corrisposte, come avvenuto nella scorsa stagione 2024. I lavoratori la Uiltucs Latina dicono basta a queste forme di sfruttamento sul turismo, un fenomeno sommerso che quanto ad entita’ sosteniamo che perfettamente sovrapponibile al dato del “bracciantato agricolo pontino”, con l’unica differenza, certamente non confortante, che il secondo cioe’ quello in agricoltura e’ piu’ conosciuto del lavoro povero del turismo”. La vicenda evidenzia la necessità di maggiore controllo e trasparenza nel settore turistico per garantire dignità e giusta retribuzione ai lavoratori.