Carlo Medici, sindaco dem di Pontinia in corsa per la presidenza della provincia di Latina, parte con un vantaggio doppio rispetto agli altri due concorrenti “civici”: 150 le firme allegate alla sua candidatura; 75 quelle a sostegno del sindaco del capoluogo pontino Damiano Coletta e altrettante per la candidatura della prima cittadina di Sabaudia Giada Gervasi. Tra i sostenitori di Medici al vertice dell’ente di via Costa anche Giovanni Bernasconi, il presidente uscente.
Medici ha depositato la sua candidatura una decina di minuti prima del gong di mezzogiorno di oggi, precedendo di un soffio Coletta, mentre Gervasi si era già tolta il pensiero ieri pomeriggio. La candidatura di Medici, esponente del Partito democratico, è il prodotto di un accordo istituzionale ampio che il Pd ha stretto con Forza Italia e Idea.
“Sentiamo la necessità di garantire all’Ente una guida il più possibile condivisa e rispondente a un corretto rapporto con gli equilibri consiliari – spiegano in una nota congiunta i tre partiti -. Stiamo parlando di un’elezione di secondo livello in un Ente che ha davanti a sé sfide importanti nella gestione di deleghe decisive per il territorio, che ha sofferto in questi anni le ristrettezze finanziarie e le incertezze di un quadro normativo transitorio. Molti Sindaci e amministratori di diversa estrazione politica di tutto il territorio provinciale, nel rispetto reciproco delle diverse posizioni politiche, ritengono di dover garantire una fase di collaborazione istituzionale per affrontare i nodi legati alla gestione di deleghe quali le politiche ambientali e il ciclo dei rifiuti, il servizio idrico, la viabilità, l’edilizia scolastica, la formazione. Appare necessaria altresì la concertazione all’interno del Consiglio Provinciale e fra Enti diversi per affrontare urgenze quali la vicenda del Ponte sul Fiume Sisto. Certi che tale atteggiamento di collaborazione sia necessario in un Ente come l’Amministrazione Provinciale e in un contesto caratterizzato da una grande frammentazione politica, ribadiamo il nostro pieno sostegno alla candidatura del sindaco di Pontinia Carlo Medici, individuando in tale soluzione l’equilibrio necessario per garantire l’avvio di una nuova fase”.
Dopo un iniziale approccio tentato da una parte del Pd per una convergenza su Coletta, il Partito democratico ufficiale ha virato verso la candidatura di un proprio sindaco e la scelta si è fermata su quello di Pontinia incassando il sostegno di una parte del centrodestra, Forza Italia e Idea, in virtù di una collaborazione istituzionale per dare risposte al territorio nel pieno rispetto degli equilibri consiliari. C’è da dire, tuttavia, che la decisione del Pd non soddisfa tutti gli amministratori dem. Il sindaco di Roccagorga Carla Amici risulta tra i firmatari della candidatura di Coletta e altri consiglieri dem sarebbero tentati di agire aldilà dell’ordine di scuderia. Ma questo può valere per ciascuna candidatura, compresa quella di Coletta.
Medici, dicevamo, sostenuto da “una parte” del centrodestra, perché la Lega ha scelto Gervasi e Fratelli d’Italia, che fino all’ultimo ha sperato in una soluzione unitaria per il centrodestra, ora prende tempo riservandosi “di interrogare” i propri quadri provinciali “per addivenire ad una scelta ben ponderata e quanto possibile condivisa sul candidato da sostenere”.
Nicola Calandrini, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia, ha fatto sapere che il suo partito questa mattina, nel corso di una riunione con Forza Italia e la Lega, ha invano perorato la causa del candidato unitario del centrodestra alla presidenza della Provincia di Latina.
“Eravamo convinti – spiega in una nota stampa – della possibilità (obiettivamente non semplice) di poter esprimere un presidente capace di legare insieme le diverse storie, anime e progettualità del centrodestra. Nel pieno rispetto delle posizioni di ognuno, abbiamo dovuto prendere atto dell’impossibilità di convergere tutti sullo stesso candidato e della divaricazione delle scelte tra i partner della nostra coalizione. Alla luce di ciò, e della mancanza di candidature riconducibili alla nostra area politica, ci siamo riservati di interrogare i nostri quadri provinciali nelle prossime ore per addivenire insieme ad una scelta ben ponderata e quanto possibile condivisa sul candidato da sostenere. Consapevoli della necessità di dover garantire comunque alla Provincia di Latina un governo sensibile alle esigenze del territorio e della gente straordinaria che lo abita”.