Sono un autista di 46 anni e una guardia giurata di 43 anni, entrambi di Aprilia, i due indagati per il decesso del marocchino 43enne, morto nella notte tra sabato e domenica sulla via Nettunense, all’altezza della stazione ferroviaria di Campo di Carne, al termine di un inseguimento. L’auto sulla quale viaggiava la vittima, Zaitouni Hady, insieme ad altra persona poi scappata, è finita fuori strada. L’uomo potrebbe essere morto in conseguenza dell’incidente o a seguito di una presunta aggressione come ipotizzato dalla Procura che ha indagato autista e guardia giurata per omicidio preterintenzionale. Atteso l’esito dell’esame autoptico effettuato oggi pomeriggio sul corpo dello straniero.
Intanto i due uomini finiti ora sotto i riflettori negano di aver picchiato il marocchino. Attraverso i loro avvocati fanno sapere che non c’è stato alcun pestaggio né azioni a sfondo razziale.
“Eravamo sotto casa, saremo state una quindicina di persone tra cui c’erano alcuni bambini – hanno spiegato ai loro avvocati – Abbiamo visto una macchina appostata al buio e qualcuno di noi si è avvicinato per capire chi ci fosse all’interno. Come ci siamo mossi l’auto è partita a razzo e ha cercato di investirci”. E’ in quel momento che i due, più una terza persona, hanno deciso di seguire l’auto, attivando un collegamento telefonico con il 112.
Il sindaco di Aprilia, Antonio Terra, oggi ha dichiarato che non ci sono ronde nella sua città: “Come in altre zone abbiamo avuto furti e altri piccoli episodi e la gente è un po’ esasperata ma siamo in una situazione di normalità”, ha detto in un’intervista a Radio 24.
Secondo gli inquirenti, dopo l’incidente, il marocchino sarebbe stato aggredito ma non sottoposto ad un pestaggio violento, sarebbe stato spinto o forse colpito con un calcio che avrebbe potuto farlo cadere a terra, concausa della morte dovuta anche all’incidente. E in questo l’autopsia dovrebbe contribuire a fare luce.
Poco nitide le immagini delle telecamere acquisite dai carabinieri che sull’aggressione hanno acquisito anche una telecamera.
Anche i militari, come il sindaco, ritengono che i tre che hanno inseguito l’auto con a bordo il marocchino e l’altra persona, tuttora ricercata, non facessero parte di una ronda. “Non abbiamo mai avuto notizie di ronde in quel quartiere, anche se – spiega Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dell’Arma – la pronta reattività di quei condomini è da capire ed è oggetto del nostro approfondimento”.