Il pontino Marrigo Rosato, segretario nazionale dell’Associazione Nazionale Ambulanti, sarà uno dei relatori al convegno che si svolgerà giovedì, 27 settembre, alle 15 presso l’aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, in via Campo Marzio 78, sulle problematiche della Direttiva Bolkestein e sulle possibili soluzioni da adottare per la salvaguardia di circa 200.000 piccole imprese ambulanti.
Il prestigioso incarico di tenere una delle relazioni introduttive al Convegno giunge per l’unanime riconoscimento che viene attribuito a Marrigo Rosato da tutte le Associazioni No Bolkestein di tutta l’Italia per la competenza e per le capacità comunicative dimostrate in numerose manifestazioni ed incontri istituzionali con il Governo, le Regioni, i Comuni e con i vertici Nazionali e locali di tutte le forze politiche in Parlamento.
Si discuterà quindi della Direttiva Servizi n. 123/2006 che lo Stato Italiano ha recepito con il Decreto Legislativo del 26 marzo 2010 n. 59 a cui ha dato attuazione con l’Intesa Stato Regioni del 5 luglio del 2012.
“Sulla base di questa normativa e dell’Intesa i posteggi nei mercati settimanali e giornalieri e quelli delle fiere o quelli isolati all’esterno dei cimiteri ecc. di circa 200.000 piccole imprese ambulanti avrebbero dovuto essere messi a Bando – in quanto venivano considerati utilizzatori di una risorsa limitata – per ottenere una concessione che avrebbe avuto una durata massima di 12 anni al termine della quale ritornava nella disponibilità dei Comuni – si legge in una nota stampa diffusa dall’Ana -. Proprio le manifestazioni degli ambulanti hanno fatto comprendere al mondo della politica le tante anomalie che si nascondevano dietro l’applicazione della Bolkestein (gli ambulanti sono infatti degli utilizzatori temporanei del suolo pubblico): che lo Stato Italiano è uno dei pochi ad aver recepito in Europa la Direttiva Bolkestein agli ambulanti; che ha provocato il blocco degli investimenti nel settore; che impediva a migliaia di ambulanti di raggiungerei diritti necessari e minimi per la pensione ecc. Lo Stato Italiano prima con il Decreto Milleproroghe del 2016 e poi con la Legge di Bilancio dello stato 2018/2020 (Legge n. 205 del 27.12.2017) ha recepito le istanze degli ambulanti e delle Associazioni No Bolkestein introducendo ben due proroghe alle “concessioni in essere”, la prima fino al 31.12.2018 e la seconda fino al 31 dicembre 2020”.
“La applicazione della Direttiva Bolkestein – a cui si è giustamente opposta anche l’ANCI – avrebbe messo a repentaglio il futuro di 200.000 ambulanti in Italia, di cui ben 20.000 nella Regione Lazio (di cui 12.000 a Roma e circa 4.000 tra le Province di Latina e di Frosinone), 30.000 nella Regione Campania (che ha il più alto numero di ambulanti in Italia), di cui 4.000 nella sola città di Napoli – si legge ancora nel comunicato Ana – . Tenuto conto che l’attuale compagine di Governo ha inserito nel Contratto la Bolkestein agli ambulanti (ed anche agli operatori balneari) un argomento da affrontare in quanto ‘pregiudizievole degli interessi dell’economia italiana’, e più volte sia il Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, ed il Vice Presidente Matteo Salvini sono intervenuti nelle Manifestazioni No Bolkestein a sostegno delle richieste degli ambulanti contro la Direttiva Bolkestein, siamo in attesa di un provvedimento di esclusione definitivo”.
“Il tema oggi – dichiarano Marrigo Rosato ed Ivano Zonetti, Segretario e Presidente della Associazione Nazionale Ambulanti – è come si rilancia questo settore; come si ricostruiscono le condizioni per ridare un futuro ad una categoria che dal 2010 ad oggi ha vissuto questa vicenda come un incubo da cui deve uscire prima possibile. Famiglie intere di ambulanti hanno smesso di investire nella loro stessa attività e ciò ha comportato un danno per l’intero indotto che ruota attorno al commercio ambulante: i grossisti; gli allestitori di autocarri; i concessionari di furgoni; i fornitori di attrezzature; gli artigiani e consulenti, ecc. I circa 6.000 mercati stessi che si svolgono ogni giorno nelle città e nei paesi d’Italia – che pure nel 2006 sono stati riconosciuti dall’Unesco patrimonio dei beni culturali immateriali e che dunque sono una caratteristica ed una peculiarità della Italia – abbisognano di investimenti di riqualificazione e di ammodernamento. Contemporaneamente occorre ridefinire le regole di questo settore che non può vivere con ben due sistemi di tassazione di suolo pubblico (la Tosap e la Cosap), in balia delle Concessionarie, dell’abusivismo, dei capricci di alcuni Amministratori e che subiscono i danni causati dalle avverse condizioni meteorologiche senza alcuna forma di indennizzo e di risarcimento”.
Il convegno di giovedì prossimo costituisce quindi per l’Ana una tappa fondamentale per una più forte interlocuzione con le Istituzioni e la politica per ottenere lo sviluppo di politiche attive e di rilancio verso gli ambulanti oltre la Direttiva Bolkestein.