La delibera comunale sulla destagionalizzazione delle attività turistiche della Marina di Latina è stata approvata nella tarda serata di oggi, dopo due sedute di dibattito consiliare caratterizzate da continui colpi di scena. Prima i pareri dell’avvocatura giunti in aula a sorpresa, determinando l’Aventino dell’opposizione, poi l’impossibilità di trovare una convergenza sugli emendamenti che ha spinto le minoranze a non partecipare alla votazione. La delibera emendata da Lbc è stata approvata all’unanimità dei presenti, il sindaco e i consiglieri della maggioranza. La seduta è stata dichiarata chiusa alle 23.19.
La discussione, iniziata alle 18, ha visto contrapposti due blocchi. Da un lato l’opposizione (tutti i gruppi di minoranza) che ha contestato la proposta della maggioranza poiché priva di un indirizzo chiaro e preciso sulla volontà di destagionalizzare sulla base del recente regolamento regionale che proprio all’articolo 18, comma 2, dà la possibilità ai Comuni di fissare entro il 30 settembre di ogni anno, anche nelle more di approvazione dei Pua, i criteri e le modalità ai fini del rilascio delle autorizzazioni. Dall’altro la maggioranza, convinta della bontà della propria proposta, certamente complessa “visti i contenziosi in atto”, come ha dichiarato il capogruppo Dario Bellini, “che non sono dipesi da questa amministrazione”. Le minoranze, a turno, hanno contestato a Lbc di aver “rovinato” con una delibera di Consiglio, che “assomiglia ad un atto dirigenziale”, la possibilità concreta di avviare la destagionalizzazione. Per l’opposizione, insomma, la pratica poteva chiudersi con una delibera di indirizzo, utile agli uffici per disporre gli atti necessari alla destagionalizzazione. La maggioranza, dal canto suo, ha evidenziato l’interesse dell’amministrazione verso la Marina, con la partecipazione a bandi per l’ottenimento di finanziamenti necessari alla riqualificazione del litorale e l’incarico per la Vas del piano spiaggia eccetera.
Il consigliere Giovanna Miele di FI, che ad agosto aveva presentato un’interrogazione sull’argomento sollecitando così l’amministrazione di Damiano Coletta a darsi da fare per evitare che anche quest’anno gli operatori balneari fossero costretti a smontare chioschi e arredi alla scadenza di fine ottobre, si è detta profondamente delusa e rammaricata: “Questa delibera – ha dichiarato, anticipando l’intenzione di Forza Italia a non partecipare alla votazione – è una delibera improponibile, che non ha nulla a che vedere con la proposta da me sollecitata e che, soprattutto, non agevola e non tutela gli operatori balneari”. Sulla stessa lunghezza d’onda le dichiarazioni di Massimiliano Carnevale del Pd, di Nicola Calandrini di FdI e di Matteo Coluzzi di Lista Forte che annunciavano la volontà di non prendere parte al voto.
Da sottolineare, nel corso del dibattito consiliare, le ripetute lamentele per l’assenza in aula e nelle commissioni dell’assessore Gianfranco Buttarelli: la delibera sulla destagionalizzazione richiedeva, secondo l’opposizione, un confronto con il delegato all’urbanistica visto il delicato rapporto che intercorre tra le attività produttive e la pianificazione del territorio da tradurre in autorizzazioni.
Alla domanda se con questa delibera gli operatori potranno rimanere aperti anche da novembre 2016 a maggio 2017, ha risposto Bellini quasi a chiusura del Consiglio: “Lo sanno tutti che non è possibile”.