Cresce il fronte del no rispetto al progetto per la realizzazione di una discarica presso la tenuta della Ciocca, in località La Gogna, al confine tra Aprilia e Ardea. Dopo la politica, è la volta dei cittadini, che prendono posizione contro il piano della Paguro srl. A opporsi in particolar modo, il consorzio di La Gogna, che non accetta di ospitare una discarica in un territorio già gravemente compromesso e dove il problema di natura igienico sanitaria legato all’assenza di fognature comunali resta per ora ancora un nodo irrisolto. “Da anni i Consorzi costituiti nelle borgate apriliane- si legge nella nota diffusa dal Coordinamento presieduto da Silvano De Paolis- stanno conducendo una battaglia volta alla tutela della salute e al miglioramento delle condizioni di vita, attraverso la realizzazione dei sistemi fognari. A La Gogna è in corso il completamento di un depuratore che oltre a servire la rete fognaria della borgata, raccoglierà anche i reflui di Fossignano. A fronte di questa importante prospettiva, ci troviamo l’iniziativa di un privato che pensa di avviare una attività che gli consenta di lucrare profitti nell’area che ospita il depuratore, realizzando una discarica in un’area che dal Comune viene identificata come “area con propensione alle attività del turismo e del tempo libero. Una bella contraddizione. È vero che siamo ancora alla fase delle proposte, ma chiediamo subito alle istituzioni chiamate ad assumere una decisione, Comune, Provincia e Regione, che ci sia un pronunciamento contrario al rilascio dell’autorizzazione in modo formale e vincolante . Chiediamo ai consiglieri comunali e alle forze politiche cittadine che si esprimano e prendano iniziative per dare forza alla cittadinanza di La Gogna, che si appresta a mobilitarsi per impedire che venga perpetrato questo scempio.
IL SINDACO SI OPPONE
Non si è fatta attendere a lungo la risposta del sindaco Terra, che in vista della richiesta presentata in Regione, in Comune e in Provincia per realizzare la nuova discarica, ha annunciato la convocazione di una commissione urbanistica e ambiente che si riunirà il 2 agosto per esaminare il piano. Un piano che l’esecutivo annuncia di voler contrastare, anche presentando le osservazioni in conferenza dei servizi, ritenendo che il territorio abbia già dato abbastanza in termini di servitù , oltre che dal punto di vista ambientale e della viabilità. “ Da parte nostra- commenta il sindaco Antonio Terra- c’è rammarico nel constatare ancora una volta come da parte della Regione Lazio si continui a lasciare ai privati l’iniziativa, senza intervenire istituzionalmente con una vera pianificazione. Così che un ventennio di lassismo sulle politiche dei rifiuti comporta oggi situazioni paradossali come questa”.
LA MOZIONE DEL PD
Eppure il PD di Aprilia, nell’annunciare il progetto per la realizzazione della discarica, aveva sottolineato che spetterà proprio al sindaco, in sede di conferenza dei servizi, far sentire la propria voce e ostacolare la concretizzazione del piano, annunciando di voler portare una mozione in consiglio per evitare che La Gogna debba assistere all’arrivo della nuova servitù. “Una discarica- aveva detto il consigliere provinciale del PD Vincenzo Giovannini- che ad Aprilia non serve e che contrasta con il Piano Provinciale dei rifiuti appena approvato. Un piano che prevede la realizzazione di un impianto pubblico per il trattamento dei rifiuti, per ogniuna delle tre macroaree, nord, centro e sud. Finalizzato proprio a sottrarre margine d’intervento ai privati. La decisione ultima sul luogo in cui gli impianti verranno realizzati spetterà alla conferenza dei sindaci, che dovrà tener conto delle servitù già presenti ad Aprilia. Tuttavia, in vista dell’obiettivo di ottimizzare la differenziata e arrivare alla drastica riduzione degli scarti da conferire in discarica, il piano presentato dal privato pare anacronistico”.
LE CONTRDDIZIONI RILEVATE DA BOI E PORCELLI
Eppure quel piano, che stando alle cartografie considera ogni centimetro del territorio di Aprilia buono per ospitare nuovi impianti, senza tener conto dei vincoli, sembra contraddire le parole di Giovannini, come rilevato dai consiglieri d’opposizione Boi e Porcelli, che non risparmiano critiche all’operato dell’amministrazione Terra, in virtù di una richiesta, quella del privato, giunta sul tavolo dell’ente di piazza Roma il 14 luglio, mentre il tema è stato affrontato solo dopo le dichiarazioni del PD. Carmen Porcelli del resto, già qualche ora dopo la notizia della richiesta di autorizzazione per la nuova discarica, aveva evidenziato che in città, anche a La Gogna, resta alta l’emergenza per la presenza di discariche abusive mai bonificate. “Rispetto al tema dei rifiuti- affermano o due consiglieri d’opposizione- anzicchè parlare di bonificare e pianificare, ci si limita al solito scarica barile. Crediamo che su questa vicenda molti politici siano in cerca di ricostituirsi una verginità, forse per ricollocarsi alle prossime elezioni politiche. Ci fa riflettere il fatto che mentre solleviamo la questione della Sorgente della Reggia di Turno, nessuna forza politica a eccezione del Cinque Stelle, si sia mobilitata a difesa del territorio, in fondo si era trattato solo di cancellare una sorgente storica e di non tener conto della presenza di una zona vincolata, dove l’amministrazione si prepara a realizzare un impianto di depurazione inutile e costoso presso la ex Yale, dove la Lombardi affermava non esistessero progetti da parte di una società che gestisce inerti. Su questa vicenda abbiamo ricostruito in questi mesi l’assetto societario e puntato il dito contro la mancata difesa della zona nell’ambito dell’approvazione del Piano provinciale dei rifiuti. Nella delibera approvata dall’amministrazione provinciale abbiamo letto che non sono emerse criticità, invece a nostro avviso ce ne sono. Basti pensare alla presenza di 16 discariche abusive mai bonificate e al fatto che l’Emas individui sul territorio a nord il 48 % dei siti più inquinati della Provincia. eppure, presente alla riunione, Giovannini non ha fatto altro che rilevare “la necessità del percorso che consenta di rendere la gestione del clclo dei rifiuti autonoma per le esigenze del territorio. Naturalmente da questo ragionamento non sfugge il Comune di Aprilia: la proposta per realizzare la discarica è stata protocollata il 14 luglio ma l’assessore all’ambiente si è limitata a scrivere un post su facebook. Ci sembra strano che il sindaco Terra, il quale era a conoscenza di tutto, oggi finga di cadere dal pero. Come mai nelle varie conferenze dei servizi il Comune di Aprilia non si è mai opposto a strutture come Kyklos, Self Garden e Rida? Cosa ha fatto il sindaco per bonificare il sito sulla nettunense? E come mai, al fine di tutelare il territorio non ha mai voluto cristallizzare la situazione, ponendo le basi per l’approvazione di un piano regolatore generale? La risposta è semplice: Manca la volontà politica e la programmazione”