Sono partiti in tantissimi ieri da Latina per raggiungere piazza San Giovanni. Le sardine del capoluogo pontino si sono unite a quelle di Roma, ma anche a quelle dei Castelli, di Anzio, Frosinone, Viterbo e Rieti, e a quelle di altre città d’Italia.
Un mare di sardine che hanno riempito la piazza. Mattia Santori, uno dei fondatori di Bologna ha detto che erano 100mila (35mila secondo la questura). Numeri a parte la soddisfazione degli organizzatori è stata tanta. I pesci colorati riportavano frasi e riflessioni, numerosi i riferimenti alla Costituzione, la cui importanza è stata sottolineata anche dalla presidente dell’Anpi: “Le partigiane e i partigiani sono con voi. La costituzione italiana non è afascista. E’ antifascista. Non è per caso che gli eletti debbano giurare sulla Costituzione. Non è lecito a nessuno essere razzista e antisemita. Tocca a noi con i nostri applausi ma soprattutto con il pensiero e le parole diventare come dice Liliana Segre, le sentinelle della memoria. Cari ragazzi riappropriatevi del vostro futuro. Di un mondo dove il pensiero conta più dei selfie”.
I riferimenti sono scontati, non c’è neanche bisogno di fare nomi e cognomi. Una delle frasi che ha assunto un significato importante, riportata su un cartellone anche a Latina, è in dialetto: “Nun me sta bene che no”, pronunciata dal ragazzo giovanissimo nell’ormai famoso scambio di battute con esponenti di CasaPound. CasaPound che alla fine non è scesa in piazza, nonostante lo avesse annunciato.
C’era ovviamente anche la promotrice delle sardine di Latina, Anna Claudia Petrillo: “C’eravamo – ha detto – ed eravamo anche di più in realtà. Abbiamo portato Latina in piazza San Giovanni, abbiamo portato le 3000 persone di piazza del Popolo, a Roma. Ed eravamo tantissime e tantissimi. Eravamo lì a chiedere alla politica di ribaltare il linguaggio e la retorica dell’odio e di riappropriarsi della complessità. Non è finita qui. Ne siamo certi. Si è conclusa una fase: con il cuore pieno di gioia, brindiamo alla bellezza dell’Italia che sceglie l’umanità”.
E poi ancora Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa che ha accolto e curato per anni i migranti e ora parlamentare europeo, lo scrittore Erri De Luca e l’attore Alessandro Gassman. Diversi gli esponenti della sinistra, ma nessun leader. Nicola Zingaretti, Matteo Renzi e Virginia Raggi hanno postato il loro ringraziamento alla piazza sui social. Da Latina anche il segretario della Cisl, Roberto Cecere.
Insieme hanno chiesto alla politica un linguaggio più rispettoso e di abbandonare la strategia dell’odio e della paura.