Colpì il fratello con un coltello e poi con l’accetta: pena ridotta per Gianni Stirpe che il 27 luglio 2015 a Sezze ferì a morte Luciano, suo fratello, al culmine di una lite. Tra i due vecchie ruggini, denunce e un’eredità. Luciano lo aveva colpito con uno zoccolo e lui reagì con le armi da taglio. L’8 luglio scorso, processato con rito abbreviato, Gianni Stirpe era stato condannato a 20 anni. Oggi la Corte d’Assise d’appello lo ha condannato a 14 anni e 4 mesi di reclusione. Con concesse le attenuanti generiche equivalenti al rapporto di parentela. L’imputato prima del verdetto ha pronunciato il suo pentimento per l’accaduto.