A Ponza derattizzazione sotto accusa. Non è tanto la morte di un cane e neanche di un altro “Fido” in fin di vita quanto la sparizione dei gatti a destare sospetti sul progetto Life PonDerat finalizzato all’eradicazione del ratto nero sull’isola di Palmarola, con interventi previsti anche a Ponza e Zannone. Ora si teme per la sopravvivenza di gabbiani e rapaci, soprattutto del falco pellegrino.
Al momento non si ha prova scientifica che la morte del cane, il presunto avvelenamento di un altro cane, nonché la sparizione di un’intera colonia felina stanziale sull’isola di Palmarola siano collegatati alle attività svolte in questi ultimi mesi dal personale della Regione Lazio. L’intervento prevedeva l’utilizzo di esche rodenticide poste all’interno di appositi contenitori proprio per evitare l’ingestione delle stesse da parte di animali domestici e selvatici. Ma alcuni frequentatori dell’isola di Palmarola hanno testimoniato che parte delle esche sarebbero state lanciate da un elicottero e che per tale motivo i contenitori, previsti in questo caso in materiale biodegradabile, si sarebbero potuti rompere. Poi la coincidenza dei gatti spariti, del cane morto e dell’altro gravemente malato. Un mistero che sull’arcipelago non troverebbe altra spiegazione se non quella dell’avvelenamento collettivo.
Il progetto Life PonDerat prevedeva il posizionamento di esche anche nel centro abitato di Ponza Porto e nell’area del porto di Cala Feola, sempre all’interno di contenitori di plastica, onde evitare che i ratti potessero tornare sull’isola tramite le imbarcazioni. “Sebbene le attività non presentino rischi maggiori rispetto alle abituali operazioni di derattizzazione – comunicava il Comune alla cittadinanza lo scorso gennaio – sull’isola di Palmarola si raccomanda di evitare il consumo di chiocciole (lumache) fino al mese di maggio. Nessun problema presenta invece la raccolta degli asparagi”. Ma ora che la notizia di cani e gatti misteriosamente svaniti inizia a circolare sull’isola di Ponza c’è molta preoccupazione.
L’adesione al progetto regionale era finalizzata alla riduzione del rischio di malattie, ritorno di immagine turistica e miglioramento della qualità della vita dei residenti, ma ora si polemizza sulle modalità di esecuzione degli interventi. Retorico è apparso l’invito a tenere al guinzaglio gli animali domestici se i contenitori posti a protezione delle esche avrebbero dovuto evitare l’ingestione da parte di tutti gli animali. Una precauzione in più che però si sarebbe rivelata fondamentale? Peccato non aver potuto mettere al guinzaglio anche i gatti in libertà della colonia felina di Palmarola e neanche gabbiani e rapaci, osservano alcuni isolani.
Le preoccupazioni sollevate da Ponza sono arrivate anche sul continente. Secondo alcune indiscrezioni gli interventi su Zannone, sotto la tutela del Parco Nazionale del Circeo, sarebbero stati bloccati in attesa di chiarimenti e approfondimenti.