Picchia e minaccia di morte la sua compagna. Aggravata la misura cautelare per un 42enne di Latina. L’uomo M.T., di origine romena, è stato arrestato per evasione dopo essere stato sottoposto ai domiciliari.
Gli agenti di polizia lo hanno riportato a casa dopo le formalità in questura, ma hanno sospettato che potesse allontanarsi. Hanno così atteso e dopo qualche ora lo hanno fermato mentre pedalava sulla sua bicicletta. Per il 42enne si sono aperte le porte del carcere.
Proprio ieri mattina si era tenuto l’incidente probatorio relativo all’inchiesta, presso il tribunale di Latina, durante il quale sono stati sentiti la compagna e il figlio di lei, nato da una precedente relazione, di 14 anni.
I due hanno spiegato come l’uomo colpisse spesso la donna e come in più di un’occasione avrebbe dato in escandescenze. Era stata proprio il pubblico ministero Giorgia Orlando a voler sentire i due prima dell’inizio di un eventuale processo, per cristallizzare i ricordi delle vittime.
Il 42enne – difeso dagli avvocati Alessandro Farau e Marco Nardecchia – è accusato di aver, almeno dal 2017, fino al settembre 2020, maltrattato la convivente con una pluralità di azioni vessatorie fisiche e psicologiche, protratte nel tempo. L’avrebbe abitualmente picchiata con calci e pugni al corpo e al volto. E umiliata e minacciata con frasi irripetibili: “Pxxxxa, ciuxxxa cxxxi, famiglia di prostituti”, e ancora: “Ti ammazzo, ti taglio i tendini delle gambe e ti riduco sulla sedia a rotelle”. Con l’aggravante di aver agito davanti ai minori e a volte anche del figlio più grande, che cercava di difendere la madre. Un vero incubo che ha portato alla decisione della misura cautelare.