“Occorrono interventi concreti del governo per le infrastrutture del Lazio, a partire dalla realizzazione del corridoio intermodale Roma – Latina e della bretella Cisterna -Valmontone”.
Anche il senatore Claudio Fazzone, coordinatore di Forza Italia Lazio, torna sull’autostrada bloccata da 20 anni. Ieri Calandrini (Fratelli d’Italia) aveva comunicato il question time sul tema al ministro delle Infrastrutture.
“Stiamo parlando di un’infrastruttura dal grande impatto per l’economia del Lazio, basta ricordare i numeri che ne delineano le dimensioni. Il costo totale è di 2,728 miliardi di euro e ha già ottenuto la piena disponibilità di un finanziamento statale di 980 milioni, mentre il progetto si compone di ben tre tratte per complessivi 186 km: Roma A12 – Tor de’ Cenci (16 km); Tor de’ Cenci–Latina Borgo Piave (52,3 km); Cisterna–Valmontone (31,5 km)”.
“Per dare un’accelerazione all’iter per l’opera pubblica chiedo all’esecutivo di nominare subito un commissario straordinario, anche in considerazione dell’ormai imminente scadenza del vincolo preordinato all’esproprio, prevista per ottobre 2020”.
La reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio è strumento di fondamentale importanza per la realizzazione dell’opera: alla scadenza di tale vincolo non solo sorgerebbero ulteriori ostacoli, ma verrebbe meno definitivamente la possibilità dell’occupazione d’urgenza e sarebbero vanificati gli sforzi per realizzare l’opera.
Fazzone non dimentica la crisi sanitaria in corso: “La provincia pontina in particolare ha assoluto bisogno di opere pubbliche anche nell’ambito dell’edilizia sanitaria. Attraverso il Recovery Fund sarà possibile utilizzare le risorse del piano di rilancio europeo per investimenti nelle infrastrutture sanitarie. Così come fece il precedente governo con il via libera allo stanziamento di 75 milioni di euro destinati per l’ospedale del golfo, auspico l’impiego dei fondi per la realizzazione del nuovo ospedale di Latina, per cui è già stato avviato l’iter per lo studio di fattibilità.
Intendo infine lanciare un appello affinchè si creino le condizioni per un intervento straordinario finalizzato al ripascimento del litorale laziale, uno dei più estesi in Italia con i suoi 350 km di costa. C’è bisogno di tutelare le imprese balneari di questa regione, che oltre alle ripercussioni negative dell’emergenza Covid sono state penalizzate dal fenomeno dell’erosione e delle mareggiate”.