“Le disinfestazioni di Acqualatina non provocano danni”. La società interviene sul caso della moria di api avvenuta a Spigno Saturnia e rivolgendosi all’apicoltore, che su Facebook ha lanciato strali contro il gestore del servizio idrico, si dice dispiaciuta per quanto accaduto, escludendo che l’intervento di disinfestazione eseguito attorno alla sorgente di Capodacqua possa aver provocato problemi agli alveari.
“Tali attività – spiega Acqualatina – sono effettuate da ditte specializzate che operano nel rispetto della normativa vigente, con particolare attenzione per evitare la dispersione dei prodotti nell’ambiente e, in primis, nelle acque che distribuiamo, prelevate direttamente dal cuore della montagna. La sicurezza e l’incolumità delle persone e della sorgente sono una priorità a cui diamo la massima attenzione. Del resto, le analisi effettuate dai nostri laboratori e dagli enti di controllo non hanno mai rilevato alcuna anomalia”.
Il gestore idrico riferisce di aver attivato, a seguito della segnalazione dell’apicoltore a cui sono morte le api, le opportune verifiche con le ditte incaricate al servizio di disinfestazione.
Perché eseguire disinfestazioni nei pressi dell’impianto idrico? “Si tratta di interventi indispensabili – rispondono da Acqualatina – per la salute dei nostri dipendenti che lavorano presso le centrali e che, specie nei mesi estivi, sono esposti a rischio di punture e infezioni”.
La società si è resa disponibile a supportare l’apicoltore nell’individuazione delle cause che hanno generato la strage di api. Il primo passo potrebbe essere quello di un sopralluogo congiunto.