Scuole di Aprilia inadeguate, non solo alla normativa antisismica, ma anche alla normativa antincendio e privi in alcuni casi dei maniglioni antipanico. Il consigliere comunale di Primavera Apriliana Carmen Porcelli scrive ai Vigili del fuoco, ai carabinieri, ai dirigenti scolastici e all’assessore al ramo per esporre la problematica che rende gran parte delle scuole della città insicure. “Il 25 maggio scorso sulla Gazzetta ufficiale n.121- si legge nella missiva- è stato pubblicato il decreto ministeriale del 12 maggio il quale ha stabilito l’adeguamento delle scuole alle norme di prevenzione e protezione dagli incendi.Tale decreto ha stabilito scadenze differenziate entro le quali tutti gli istituti dovranno provvedere a mettere in atto gli adempimenti previsti dal Dm del n26 agosto 1992. Entro la fine di agosto Tutte le scuole dovranno provvedere all’adeguamento degli impianti elettrici, gli estintori posizionati per ogni 200 metri quadrati di pavimento, con un minimo di due estintori per piano, nonché la predisposizione del registro dei controlli periodici e del piano di emergenza. Diverso è invece il caso degli istituti realizzati prima dell’entrata in vigore del Decreto del ministero per i Lavori pubblici del 18 dicembre 1975: entro il 26 novembre 2016 dovranno attuare solo alcune delle misure per la sicurezza. Tra i requisiti da garantire c’è l’evacuazione in caso di emergenza e dunque l’adeguamento del sistema di vie d’uscita, compresa la predisposizione di scale esterne, a prova di fumo o a prova interne, mentre è obbligatorio dotarsi di impianto elettrico di sicurezza e della rete di idranti. Sottolineo questo poiché alla data di oggi mi risulta che sono diversi gli istituti scolastici che non rispondono a questi requisiti: alcuni sono addirittura sprovvisti di porte dotate di maniglioni antipanico, altre sono addirittura prive di scale antincendio. Abbiamo festeggiato tutti quando, all’indomani del sisma che ha colpito il centro dell’Italia, è stato appurato attraverso controlli effettuati all’esterno, che nessun edificio scolastico di proprietà comunale aveva subito traumi, francamente la cosa mi fa molto sorridere vista la grave carenza strutturale degli edifici dove i nostri bambini, le insegnanti e il personale addetto alle scuole ogni giorno svolgono il loro prezioso lavoro. Lo dico come mamma di due bambine preoccupata per la sorte delle proprie figlie, e non sono la sola perché tanti genitori che hanno figli iscritti nei diversi plessi scolastici dislocati sul territorio comunale vivono la stessa paura; se mi è consentito vi sottopongo questo tema anche come cittadina ed amministratrice stanca di ascoltare il solito rimpallo di responsabilità tra dirigenti scolastici e Comune di Aprilia. La superficialità costa cara, soprattutto quando in ballo ci sono vite umane: chiedere dall’oggi al domani di adeguare alle norme antisismiche un edificio scolastico sarebbe da folli, ci rendiamo conto tutti serve per arrivare a ciò una seria programmazione, l’accoglimento delle richieste di fondi per ristrutturare gli edifici, ma non è di questo che si tratta adesso. Si chiede di sostituire porte obsolete e che non rispettano le norme imposte dalla legge in materia di sicurezza, è una questione non più rimandabile perché lo impone la legge e il buonsenso e il costo di una porta o di un sistema anti incendio adeguato non credo che necessiti di fondi come per un adeguamento sismico.Il 26 novembre scadranno i termini per l’adeguamento delle scuole e l’ottenimento dei certificati antincendio. Mi auguro che per quella data le scuole, attualmente non a norma, saranno adeguate a garantire le basilari accortezze per garantire l’incolumità di chi opera nelle scuole”.