Il clima era teso da tempo e nonostante le “schiarite” avute in occasione del consuntivo e del bilancio di previsione approvati nei mesi scorsi, il consigliere di San Felice Circeo Giuseppe Bianchi ha restituito le deleghe riassegnategli il 13 giugno 2016 dopo otto mesi di attesa per tornare in giunta senza riuscirci. “C’era un accordo ed è stato disatteso”, ha spiegato Bianchi in una lunghissima lettera indirizzata ai sanfeliciani e all’amministrazione comunale. Il sindaco Gianni Petrucci ieri, appresa la novità, ha dichiarato: “Prendo atto della restituzione delle deleghe e l’accetto. Lunedì provvederò a riassegnarle”.
La storia
Petrucci, subito dopo le elezioni del 2012, aveva nominato come suoi assessori Egidio Calisi, con incarico anche di vice sindaco, Eugenio Saputo, Giuseppe Bianchi e Corrado Capponi. Nel 2014 Capponi aveva fatto un passo indietro in favore di Luciano Magnanti, ma trascorsi un po’ di mesi – spiega sostanzialmente Bianchi – Capponi aveva spinto per rientrare. Bianchi, per non creare problemi, aveva acconsentito ad un accordo di turnazione in base al quale sarebbe stato lui il primo ad uscire dalla giunta soddisfacendo così l’esigenza di Capponi, a patto che poi ogni sei mesi anche Calisi, Saputo (nel frattempo diventato vice sindaco al posto di Calisi) e Magnanti facessero altrettanto. Ma così non è stato. Bianchi, a metà gennaio 2016, aveva restituito le deleghe più pesanti da portare avanti senza un assessorato: bilancio, tributi e fondazione Zei. L’assessorato, spiega, gli avrebbe consentito di prendere un giorno di permesso al lavoro (vive e lavora a Roma) per essere presente in Comune a San Felice Circeo. E, invece, era successo che il sindaco gli aveva revocato anche quelle all’informatizzazione e al tecnologico. Erano seguiti messaggi, richieste di chiarimenti e quanto altro. Ma niente, fino all’ultimo spiraglio: ok al rimpasto dopo il bilancio. Bianchi era andato in Consiglio con questa “promessa” ed aveva argomentato in modo dettagliato la bontà della politica di bilancio portata avanti dall’amministrazione comunale ai fini del risanamento dell’ente dissestato, sia in occasione dell’approvazione del rendiconto, il 30 aprile 2016, sia in occasione della successiva approvazione del bilancio di previsione. Il 13 giugno 2016 Petrucci gli aveva riconsegnato tutte e cinque le deleghe ma senza conferirgli l’incarico di giunta. Bianchi aveva di nuovo ravvisato la sua necessità di rientrare in giunta per avere la possibilità di chiedere i permessi di lavoro per essere presente in Comune e portare avanti le deleghe riassegnategli. Ma non appena aveva fissato il termine ultimo per risolvere la sua attesa, il sindaco gli avrebbe risposto che difronte alla sua perentorietà di risolvere entro il 23 luglio avrebbe lasciata inalterata la squadra degli assessori. Fine della storia: ieri Bianchi ha restituito le deleghe e il sindaco domani provvederà a riassegnarle.