La risoluzione presentata dalla deputata della Lega Giovanna Miele, in discussione presso la Commissione Cultura della Camera dei Deputati, mira a impegnare il governo nell’adozione di misure necessarie per inserire gli edifici di fondazione del comune di Latina nella lista dei siti patrimonio mondiale dell’Unesco. Latina, una delle città più giovani d’Italia, fu fondata durante il ventennio fascista con il nome di Littoria, dopo la bonifica dell’Agro Pontino. Nel 1944 cambiò nome in Latinia e, successivamente, divenne Latina.
Il documento sottolinea l’importanza architettonica e storica della città, caratterizzata da edifici in stile razionalista con influenze futuriste, come il Palazzo delle Poste di Angiolo Mazzoni e il Palazzo M. Tra i luoghi simbolo si trovano anche Piazza del Popolo, con la Torre Civica, e Piazza San Marco, dove oggi si trova il Museo civico Duilio Cambellotti.
Secondo la deputata Miele, il riconoscimento Unesco non solo porterebbe maggiore visibilità a Latina, ma potrebbe rappresentare un primo passo verso la valorizzazione di altre città di fondazione situate nelle vicinanze, come Pontinia, Sabaudia, Aprilia e Pomezia, che condividono un percorso storico simile.