Dopo tre giorni di chiusura forzata, domani riapre la scuola primaria di via Quarto, consentendo il ritorno in aula di circa 600 studenti. L’interdizione della struttura risale a giovedì sera, dopo il sopralluogo dei vigili del fuoco, che su segnalazione di qualche genitore preoccupato, hanno constatato lo stato di ammaloramento delle pensiline dei camminamenti che collegano i padiglioni del plesso.
Gli interventi di messa in sicurezza sono stati eseguiti con rapidità anche nel corso del weekend, per garantire il ritorno in classe senza dover ricorrere alla didattica a distanza (Dad), una soluzione che era stata inizialmente temuta dai genitori, perché a differenza del periodo del Covid, sarebbe stato un problema garantire, specie ai più piccoli, il sostegno in presenza per seguire le lezioni online.
Sono stati realizzati dei percorsi alternativi per raggiungere le classi, mentre la messa in sicurezza delle pensiline dovrebbe completarsi entro la fine dell’anno. L’annuncio è stato dato dalla sindaca Matilde Celentano durante una conferenza stampa nella Sala De Pasquale, accompagnata dal vicesindaco Massimiliano Carnevale e dall’assessore all’istruzione Francesca Tesone. “La sicurezza dei nostri studenti è una priorità assoluta”, ha dichiarato la sindaca.
Manutenzione e futuro
Ammonta a due milioni e 200 mila euro il gettito di spesa per la manutenzione delle scuole del Comune di Latina nel 2024. Allo stato attuale risultato 80 scuola, circa 650 mila metri quadri, su oltre 130mila abitanti. Un’ numero importante, che porta l’amministrazione comunale a pensare a come razionalizzare gli immobili destinati alla scuola, che saranno presto oggetto, di interventi di efficientamento energetico. In soldoni la gestione pubblico-privato porterà a pannelli fotovoltaici, cappotti termici, revisione degli impianti di riscaldamento etc. Interventi però che non potranno essere effettuati opportunamento per plessi di: “cinque classi effettive su una superficie di mille medri quadri”. Un rapporto citato dal vicesindaco Carnevale, alludendo insieme al sindaco Celentano e all’assessore alla Pubblica Istruzione Tesone a spese di gestione eccessive rispetto all’effettiva popolazione scolastica. L’orientamente emerso è che entro un paio di anni, la valutazione poterà a chiudere i plessi con scarso afflusso, salvaguardando le scuole delle comunità più piccole come i borghi. “Il vicesindaco Carnevale ha ribadito che ogni decisione sarà presa con attenzione, tenendo conto delle esigenze delle famiglie e della necessità di offrire a tutti un ambiente educativo sicuro ed efficiente”.