Internalizzare le migliaia di lavoratori che operano all’interno delle strutture sanitarie regionali, che svolgono servizi essenziali di supporto alle stesse attività mediche e sanitarie. E’ questa la richiesta presentata dal Sindacato CLAS nella persona del Segretario Generale Nazionale Davide Favero, durante l’incontro tenutosi a Roma presso la IX Commissione della Regione Lazio, presieduta dal consigliere Angelo Tripodi.
Come spiegato Favero in Regione nel corso dell’incontro in Commissione : “Si tratta di un insieme eterogeneo di attività ausiliarie e di supporto, svolte da figure professionali non sanitarie, tuttavia, necessarie all’erogazione di alcuni servizi finalizzati ad assicurare la salute del paziente, attività che si intersecano con i servizi prestati da figure sanitarie e socio sanitarie. Parliamo di ausiliari, portantini, addetti al servizio di pulizie e sanificazione. E’ prioritario investire su lavoratrici e lavoratori già altamente professionalizzati, per i quali chiediamo l’avvio di un percorso di internalizzazione, con assunzioni dirette da parte delle ASL”.
Conclude il Segretario Generale del Sindacato CLAS: “Sappiamo che l’assorbimento diretto del personale, oggi dipendente di società private in appalto, può essere un processo articolato, ma è assolutamente necessario per garantire al personale non sanitario un trattamento normativo e reddituale adeguato e dignitoso. I lavoratori meritano da subito un intervento incisivo, per questo chiediamo che se il processo di assorbimento dovesse prevedere un iter eccessivamente lungo, nelle gare di appalto previste per i servizi di ausiliarato, portantinaggio e pulizie, sia già prevista fin da subito l’applicazione del CCNL sanità, perché possa iniziare il processo di parificazione, che consentirebbe a tutto il personale interno alle strutture Asl, medico sanitario e non sanitario, l’applicazione del medesimo CCNL”