Nel bilancio della Regione Lazio sono state inserite misure a sostegno delle imprese florovivaistiche, duramente colpite dalle restrizioni inserite per arginare il coronavirus, ma anche delle aziende produttrici di kiwi e delle imprese agricole di montagna.
Coldiretti ha accolto con soddisfazione questa decisione.
“Le questioni legate all’agricoltura sono talmente serie e necessarie che vanno oltre gli scontri politici – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – che si consumano tra maggioranza e opposizione. La convergenza che si è trovata sugli emendamenti lo dimostra. Sono tutte battaglie che abbiamo sostenuto accanto alle aziende colpite a partire dalle imprese florovivaistiche che dal lockdown di marzo hanno subito un crollo del fatturato, a causa delle restrizioni imposte per contenere la pandemia: dalla chiusura dei punti vendita, alle cerimonie annullate, fino al blocco alle esportazioni. Misure che hanno avuto un impatto devastante per il settore, che ancora fatica a rialzarsi. In questi mesi abbiamo chiesto e ottenuto fondi a sostegno delle imprese florovivaistiche del Lazio, che sono arrivate sia dal Governo che dalla Regione”.
Già dallo scorso stagione estiva, inoltre, quando sono cominciate ad arrivare le prime segnalazioni sulla moria dei kiwi da parte dei produttori dell’Agro Pontino, che ha colpito oltre il 30 per cento delle coltivazioni estese tra Latina e Roma, Coldiretti Lazio ha subito allertato la Pisana, chiedendo la convocazione di audizioni con le parti interessate, necessarie per affrontare il problema. Una sollecitazione che ha portato al coinvolgimento delle Università italiane e alla creazione di una task force che sta studiando questo fenomeno. Non solo.
“Oltre ad un intervento di tipo scientifico e fitosanitario – aggiunge il presidente Granieri – abbiamo chiesto un sostegno di tipo economico per aiutare i produttori ad affrontare questa problematica, soprattutto per quanto riguarda il reimpianto delle piantagioni colpite, a cui sono stati costretti per evitare che il problema si estendesse a tutta la piantagione”.
Un settore strategico per l’economia laziale, che a Latina rappresenta una delle piantagioni principali con oltre 12 mila ettari di terreno coltivati, circa il 60 per cento della superficie coltivata e oltre 4 milioni di quintali di kiwi raccolti all’anno, per un valore di oltre 500 milioni di euro annui.
Ultima, solo in ordine di tempo, la battaglia di Coldiretti Lazio per scongiurare il taglio del 40% nella Misura 13 del Psr, relativa alle “indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad alti vincoli specifici”. Obiettivo al quale si è arrivati grazie ad un emendamento approvato all’unanimità dalla Regione Lazio.
“Il taglio annunciato dalla Pisana – conclude Granieri – sarebbe stato un duro colpo per le azienda già vessate dalla crisi economica determinata dall’emergenza sanitaria. Una decisione che avrebbe messo in difficoltà oltre 5000 aziende agricole di montagna, a cui sarebbero stati sottratti oltre 5 milioni di euro e il futuro dell’agricoltura, che è strategica e fondamentale in quelle aree, sia in termini di conservazione e manutenzione del territorio, che di sicurezza per la prevenzione delle frane. Un ringraziamento all’assessore al Bilancio della Regione Lazio, Alessandra Sartore per la sensibilità dimostrata e per aver tenuto conto delle nostre preoccupazioni”.