E’ finito in carcere con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, sfruttamento della prostituzione e lesioni aggravate dall’uso di un coltello, l’uomo che il 21 febbraio scorso si sarebbe reso protagonista a Latina di una violenta aggressione in danno di una 28enne. Si tratta di un rumeno di 41 anni, già noto alle forze dell’ordine, in Italia senza fissa dimora. E’ stato arrestato oggi dalla Squadra Mobile di Latina, in quanto destinatario di una misura cautelare emessa dal Gip Giuseppe Cario, su richiesta del sostituto procuratore Simona Gentile che ha coordinato le indagini della seconda sezione della Squadra Mobile che si è subito attivata a seguito del ferimento della giovane donna finita in ospedale con una vistosa ferita da arma da taglio sulle mani ed escoriazioni sul corpo.
Gli agenti, dopo aver acquisito informazioni da parte della vittima che riferiva di essere stata maltrattata per anni, costretta al meretricio e sfruttata, hanno effettuato una perquisizione all’interno dell’abitazione dell’ultima aggressione, sita sul lungomare di Latina. All’interno rinvenute e repertate copiose tracce di sostanza ematica a terra e ciocche di capelli, poi risultate tagliate alla donna dall’indagato per deturparne l’aspetto esteriore.
Questi, infatti, come hanno ricostruito gli inquirenti, dopo una scenata di gelosia, armatosi di coltello, aveva tentato di sfregiare in volto la donna, non riuscendovi solamente per la pronta reazione della vittima che parava i fendenti coprendo il volto con le mani, tanto che le sono stati procurati svariati tagli sui palmi di entrambe le mani.