“La sentenza del Tar sul ricorso presentato dalla cooperativa Universiis conferma la validità della gara espletata dal Comune di Latina per l’affidamento triennale del servizio integrato di sostegno e assistenza sociale limitandosi ad annullare la fase di aggiudicazione del solo primo lotto inerente il servizio ai disabili. In tal modo riconosce la validità dell’indirizzo politico che è alla base dell’impianto della gara d’appalto e dei motivi di urgenza che hanno consentito di porre fine alla prassi delle proroghe dei contratti”. Il giorno dopo la decisione del Tar in merito al ricorso della coop Universiis, l’Assessora alle Politiche di Welfare Patrizia Ciccarelli chiarisce alcuni aspetti ed effetti legati al pronunciamento a seguito di una riunione tenuta al Palazzo civico con i Servizi di competenza e l’Avvocatura comunale.
“La suddivisione in lotti del bando di gara non è in discussione – continua Ciccarelli – né sono stati invalidati i presupposti dell’urgenza tanto che non è stata riconosciuta la richiesta di risarcimento danni avanzata dalla ricorrente per i mesi in cui non ha gestito il servizio. Confermo la massima attenzione perché siano garantiti la continuità dei servizi e gli attuali livelli occupazionali. L’utenza e i lavoratori sono elementi centrali la cui tutela viene prima di ogni altra cosa. I giudici amministrativi hanno individuato illogicità nei criteri di valutazione seguiti dalla commissione esaminatrice delle proposte in gara: parliamo di aspetti tecnici e di un segmento della valutazione, quello che riguarda la formazione del personale. In sostanza il Tar sostiene che non è valido il criterio qualitativo e che in assenza di adeguate motivazioni si deve procedere all’aggiudicazione tenendo conto unicamente del criterio quantitativo rispetto al monte di ore formative offerte”.
L’Amministrazione ha preso atto della decisione del Tribunale amministrativo, avvierà gli opportuni approfondimenti e le valutazioni del caso sulla base delle indicazioni contenute nella sentenza che “non pregiudica la continuità e la qualità dei servizi né i posti di lavoro attuali quantificati in 300 unità” ribadisce l’Assessora.