Il Comune di Sermoneta, l’associazione Ambientale “Amici della macrostigma del Ninfa”, la LIPU Onlus delegazione provinciale di Latina, e Italia Nostra hanno presentato nella giornata di ieri, 23 agosto, un esposto al Prefetto di Latina, ad Acqualatina, all’Ato4 e al Presidente della Regione Lazio affinché accerti le responsabilità in ordine “alla grave condizione ambientale in cui si trova l’intero ecosistema del parco naturale di Ninfa” e alla condizione della risorgiva di natura carsica “sottoposta ad un livello di emungimento tale che potrebbe – se non lo ha già fatto – portare velocemente ad un limite critico tale da compromettere in maniera irreversibile e irrimediabile la sorgente da cui prendiamo l’acqua da distribuire per uso potabile alla popolazione”. Un allarme già lanciato a giugno ma che non è stato raccolto dalle autorità preposte.
“Una sorgente che da sola non può sopperire all’odierna carenza idrica – spiegano i firmatari dell’esposto Claudio Damiano Sindaco di Sermoneta, Fabio Marignetti presidente dell’associazione Amici della Macrostigma del Ninfa, Gastone Gaiba delegato provinciale Lipu Latina e il Presidente di Italia Nostra Antonio Magaudda –. L’attuale sofferenza della risorgiva carsica che alimenta l’intero ecosistema del Monumento naturale di Ninfa potrebbe compromettere irrimediabilmente la stessa, nonché l’intera comunità biotica che dalle acque del lago e del fiume trae la stessa vita se non viene garantito un minimo deflusso vitale”.
“Abbiamo ravvisato la necessità di interessare la Pubblica Autorità per la pronta e immediata risoluzione della vicenda e, qualora fossero rilevate responsabilità specifiche per la presenza di condotte ritenute contrarie alla legge, il porre in essere le relative misure di contrasto – si legge ancora nell’esposto –. L’attuale situazione non può consentire alcun indugio e la difesa dei nostri territori, dei beni comuni e dei cittadini va affrontata in assoluta emergenza, affinchè si possano reperire soluzioni concrete a tutela della sorgente, del lago e del fiume sui quali si fonda la storia di Ninfa, ma anche per evitare che situazioni di emergenza, come quella odierna, si ripetano a danno dell’intera collettività, dell’ ecosistema, dell’economia e dell’agricoltura”.