Si è portata appresso un discreto strascico di polemiche la festa del 4 Novembre a Sezze. L’Amministrazione Di Raimo, alla sua prima di fronte alla ricorrenza, come da tradizione, ha deposto una corona di fiori sotto la statua del milite ignoto posta al centro del Parco della Rimembranza. LA cerimonia però è stata roba per pochi intimi visto che, componenti dell’amministrazione compresi, contando anche i partecipanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri sezione di Sezze, erano circa una ventina. Non c’erano le scuole e neppure il resto della popolazione setina. A battere lì dove il dente duole è Paolo Di Capua, Membro dell’Associazione Familiari dei Cavalieri di Vittorio Veneto. Lui, la commemorazione l’ha ‘disertata’ in segno di protesta, distribuendo un volantino su cui, tra le altre cose, viene richiamato l’impegno di spesa di 22 mila euro stanziato nel 2008 dal Comune di Sezze con tanto di determina dirigenziale per realizzare l’epigrafe ai Caduti della Grande Guerra del 15/18, ancora oggi non realizzata. Neppure l’occasione dei cento anni dallo scoppio della guerra, il 25 maggio 2015, è valso come motivazione sufficiente a realizzare ciò per cui si era preso un impegno formale. Un impegno non mantenuto che viola la memoria di 286 concittadini che in quella guerra hanno perso la vita.
Il Parco della Rimembranza e il suo stato odierno, è motivo di invettiva anche per Vittorio Accapezzato. L’esponente storico del centrodestra setino nota: “Il Parco della Rimembranza rappresenta il mantenimento della memoria civile e costituiscono un patrimonio storico e culturale. A Sezze, venne realizzato su impulso del comitato spontaneo di cittadini nel 1923. Vennero raccolti i fondi per realizzare il Parco della Rimembranza nel terreno della famiglia Rappini donato al Comune. Questo parco è stato da qualche tempo dimenticato, lasciato spesso all’incuria e persino cambiato nel suo significato storico. Nei giorni scorsi si sono celebrate la ricorrenza del 4 novembre, la festa delle forze armate, dell’unità nazionale e quella della celebrazione dei caduti in guerra. Il deposito della corona di fiori davanti alla statua del milite è finalizzato alla memoria dei nostri eroici combattenti ed ha il significato di non dimenticare, di conoscere la storia per meglio comprendere il presente e progettare il futuro. Finita la festa, depositata la corona di fiori, il parco resta abbandonato e trascurato. Un segno di noncuranza, che certo non aiuta a valorizzare una pagina importante della storia”.