Sabaudia (in provincia di Latina anche Gaeta e Cori) ha un candidato sindaco a cinque stelle. Si chiama Massimiliano Fantini. Ha 31 anni, è nato a Latina dove gestisce insieme a sua madre un negozio di abbigliamento e sartoria ma da sempre è residente a Sabaudia dove ha coltivato la sua passione per l’ambiente, diventato ragione anche del suo attivismo all’interno del Movimento cinque stelle, portando avanti battaglie sia a livello locale che regionale. Diplomato in ragioneria, ha conseguito un master per responsabile digitale documentale d’impresa che riguarda la pubblica amministrazione. Da otto anni è legato sentimentalmente alla stessa donna. A lui abbiamo rivolto qualche domanda in vista del voto del prossimo 11 giugno, per l’elezione diretta del primo cittadino e del rinnovo del Consiglio comunale di Sabaudia.
Il Movimento cinque stelle fa paura anche a Sabaudia?
“Credo di sì – risponde Fantini – altrimenti non si sarebbe mosso anche Zappalà ancor prima della certificazione del movimento per la nostra candidatura. Inoltre, è in atto contro la mia persona una campagna diffamatoria. Mi è stato riferito da diversi attivisti che più persone, che sostengono altre candidature, mi descrivono come un poco di buono. La cosa si smentisce da sé, ma è evidente che stanno facendo di tutto per screditarmi perché mi ritengono politicamente ‘pericoloso’. Ciò ce mi dispiace e che intendo denunciare è che questa diffamazione avviene all’esterno delle scuole elementari di Sabaudia dove, all’orario di ingresso o di uscita dei bambini, appartenenti ad altre forze in campo si mettono a fare campagna elettorale. Questo è davvero inaccettabile”.
In questi giorni avete avviato la raccolta delle firme per la presentazione della lista, come è andata? Come procede la campagna elettorale?
“L’affluenza è stata buona – spiega il candidato sindaco -; in un solo giorno dalle 10.30, quando è stata apposta la prima firma, fino alle 19 abbiamo raccolto un numero maggiore del minimo consentito. Prima della scadenza per la presentazione della lista torneremo in piazza per la raccolta delle firme per raggiungerne il massimo di 200. L’esperienza del gazebo ci dà la possibilità di rispondere alle domande di chi si avvicina. Devo dire che da quando abbiamo avuto la certificazione le cose sono andate tutte in discesa; prima c’era omertà invece adesso i cittadini si fidano di noi, si interessano alle nostre proposte. E’ molto importante il contatto diretto con gli elettori perché possiamo informarli sul nostro programma che è comunque aperto alle proposte. Il nostro è il metodo della condivisione e della partecipazione. Qualcuno ci ha detto che dopo dieci anni di non voto andrà a rifarsi la scheda elettorale per poterci votare. Credo che questo sia il più bel complimento che abbiamo ricevuto”.
Sabaudia va al voto dopo oltre un anno di commissariamento. E’ stato giusto mandare a casa il sindaco Maurizio Lucci? Quale dei suoi più grandi errori? Le è piaciuto il commissario Luigi Quarto e perché?
“La fragilità delle larghe intese – afferma Fantini – che ha accompagnato Lucci è sotto gli occhi di tutti. Oggi si sono smembrati e sostengono tre candidati sindaci diversi. Lucci si è distinto per la non trasparenza: pochi Consigli comunali, bandi pubblicati all’ultimo e predisposti con criteri che anno sollevato dubbi, poco dibattito politico, poche proposte, richieste di accessi agli atti non evase, tanti progetti validi abbandonati nei cassetti, poco spazio alla creatività, funzionari limitati nelle possibilità del loro agire. Tutte cose che noi combattiamo. Noi vogliamo stanare il clientelismo in favore di una meritocrazia. In quanto al commissario Quarto posso dire che ha dimostrato alla città cosa vuol dire fare bandi trasparenti e riportato la situazione finanziaria dell’ente con il segno positivo. Al suo posto mi sarei ‘trattenuto’ invece su Fontana Verde, lasciando la decisione al sindaco entrante. Per il resto ha tutta la mia stima”.
Quali sono, secondo lei, le emergenze della città in tre parole? E quale la priorità da affrontare appena eventualmente insediato?
“Le emergenze sono – risponde il candidato a cinque stelle -: la trasparenza, a livello della casa comunale; l’ambiente, a Sabaudia abbiamo il problema degli interrati, eternit e amianto interrati anche nella zona dunale, il lago inquinato che è un problema che va risolto; turismo e occupazionale, i giovani di Sabaudia vanno a Roma per fare i camerieri e questo è assurdo per una città che vuole essere turistica. In quanto alla priorità, dico che la prima cosa da fare è cambiare statuto e regolamento; senza questo passaggio non si può avere trasparenza. La seconda cosa da fare, lasciatemelo dire, è quella di valutare tutti i progetti esistenti che non sono stati portati avanti”.
Chi sono i candidati alla carica di consigliere comunale? In caso di vittoria quanti saranno gli assessori della sua giunta, li sceglierà tra gli eletti o saranno esterni?
“Sono tutti attivisti – afferma Fantini -. L’età va da 23 anni, le più giovani sono due ragazze laureate, a 72 anni, il più anziano è attivista da qualche anno, perché riteniamo ce sia importante anche l’esperienza. In caso di vittoria, i nostri assessorati saranno cinque: Democrazia diretta, trasparenza e partecipazione (l’assessore sarà un residente, perché più a contatto con le persone); Ambiente e urbanistica; Politiche sociali, Turismo, cultura e sport; Bilancio. Gli assessori saranno tutti tecnici, scelti per meritocrazia, attivismo, competenze, età requisiti. Dovranno firmare e sottoscrivere il codice etico e rinunciare a parte dello stipendio, come i candidati, che andrà a beneficio del reddito di cittadinanza su Sabaudia o per altre vie sociali”.
Il M5s è spesso accusato di non saper gestire una macchina amministrativa. Lei cosa risponde?
“Il movimento fa buona politica, non fa antipolitica – replica il candidato a cinque stelle – . A questa domanda rispondo così: in tutti questi anni cosa anno fatto gli specialisti? Se questo è il risultato allora è meglio non avere esperienza”.
Chi vincerà le elezioni a Sabaudia?
“Chi riuscirà a trasmettere meglio i propri valori. Noi siamo per la trasparenza e la meritocrazia. E ci soffermiamo sui contenuti. Ogni cittadino può rivolgersi a noi per avere tutti i chiarimenti sul programma di governo”, Fantini.