Quello messo in piedi a Sabaudia nella giornata di ieri è un raggiro studiato nei minimi particolari perchè la banda ha scavato nella vita personale della vittima arrivando ad avere informazioni sui parenti, e persino il numero di cellulare. Ma non solo. Tutto comincia quando la donna di circa 80 anni riceve una telefonata poco dopo le 11. Dall’altra parte della cornetta c’è un uomo che si spaccia per un militare dell’Arma realmente in servizio. Quindi il truffatore ha finto di essere un carabiniere dimostrando però di conoscere la realtà locale. Dopo essersi guadagnato la fiducia della donna con le false generalità, le ha comunicato che il figlio aveva provocato un grave incidente che aveva coinvolto una donna incinta poi ricoverata in gravi condizioni. A seguito del sinistro, stando sempre a quanto dichiarato dall’uomo che aveva chiamato al telefono fisso, il figlio della donna era stato condotto in tribunale e si trovava in udienza. Ed era stata fissata anche una sorta di cauzione, intorno ai 12mila euro. Il truffatore aveva poi proseguito dichiarando all’anziana di avere sentito la nuora che aveva corrisposto per la cauzione oltre 3mila euro e un’altra familiare che invece aveva corrisposto circa 500 euro più gioielli. Ovviamente nulla di quanto affermato corrispondeva al vero ma la persona dall’altra parte del telefono aveva indicato una serie di dettagliate informazioni sulle persone di cui parlava come l’occupazione. Il truffatore conosceva persino il lavoro del defunto marito dell’anziana. Dopo queste informazioni ha quindi chiesto i soldi alla vittima e anche dei gioielli con la promessa di restituirli al raggiungimento della somma necessaria per la cauzione. Ha poi aggiunto che avrebbe mandato un collega da Latina a prelevare la somma. Contestualmente l’anziana ha ricevuto una seconda telefonata, questa volta sul cellulare, da parte di un altro uomo che ha dichiarato di essere l’avvocato del figlio per poi confermare quanto riportato nella prima chiamata. Successivamente una donna vestita con una sorta di mimetica si è presentata a casa dell’anziana riuscendo a sottrarre 6mila euro, somma consegnata dalla vittima, per aiutare il figlio. Singolari le tempistiche. La prima chiamata sarebbe arrivata poco dopo che la nipote dell’anziana era uscita di casa per essere accompagnata dal padre alla stazione. Su quanto accaduto è stata sporta una denuncia ai Carabinieri.