L’approfondimento giornalistico odierno del Messaggero di Latina riporta in primo piano quanto già noto dal 20 dicembre scorso, ovvero da quando è stata trasmessa alle presidenze di Camera e Senato la relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. I rifiuti tossici di cui parlò Carmine Schiavone nel 2013 stanno nella discarica di Borgo Montello. Ma non furono trovati perché cercati in altro luogo, ovvero nell’invaso S0, anziché negli invasi B2 (Indeco) e nella zona compresa tra gli invasi S3 e Si (Ecoambiente) come individuato dall’informativa della Squadra Mobile nel 2014. Informativa conclusa con un nulla di fatto: due archiviazioni, la prima delle quali (per B2) a seguito della già avvenuta condanna dell’unico responsabile. Nonostante le testimonianze e le informazioni raccolte in modo certosino dagli investigatori della Squadra Mobile. La Commissione parlamentare d’inchiesta conclude con la necessità di un’attività tecnica di scavo, anche se il successivo abbancamento dei rifiuti urbani sui rifiuti tossici renderebbe difficile e costosa l’intera operazione.
L’attenzione sulla discarica di Borgo Montello è molto elevata. Con l’acquisizione della parte pubblica di Ecoambiente da parte della Systema Ambiente, riconducibile al gruppo Cerroni, e la sentenza del Tar che mette alle strette la Regione Lazio di individuare una discarica di servizio per la Rida Ambiente, in tanti hanno pronosticato l’apertura imminente della discarica di Borgo Montello. In tanti, ma non il Comune di Latina che, nonostante abbia dato priorità all’urgenza di procedere alla bonifica, ad oggi non è depositario di alcun atto amministrativo che vada in questa direzione. Nel recente aggiornamento cartografico, allegato al piano dei rifiuti provinciali, che individua i siti idonei per discariche, l’ente municipale del capoluogo pontino non ha inserito fattori escludenti nella zona di Borgo Montello. Da indiscrezioni si apprende di una riunione (definita dall’amministrazione conferenza di servizi) prevista per il 3 maggio il cui esito – secondo voci di palazzo – potrebbe cambiare le sorti della discarica di Borgo Montello. Non vorremmo che fosse fumo negli occhi.