Prof pedofilo, così Frateschi adescava le vittime sui social

Usava numerosi profili Instagram che avevano poco a che fare con quelli che poi erano i contenuti dei suoi messaggi. Secondo il racconto di una delle vittime, Alessandro Frateschi utilizzava questi mezzi per contattare i minorenni in maniera insistente e ossessiva.

Messaggi a raffica, usando diversi social e a volte anche il telefono della Curia in cui prestava servizio. Se veniva bloccato non esitava a creare subito un altro profilo e a ripartire con la raffica di messaggi, chiedendo e inviando foto pornografiche.

L’ex professore però non si fermava solo a questo, in alcuni casi infatti passava all’azione toccando e facendosi toccare dopo essere riuscito a manipolare i minorenni, convincendoli che quello che stavano facendo fosse del tutto normale e che lo facevano tutti.

Il processo di primo grado a carico dell’ex diacono, salvo ulteriori rinvii, potrebbe terminare oggi. Nell’ultima udienza la pm Giorgia Orlando ha ricostruito passo dopo passo la vicenda, chiedendo 9 anni e 4 mesi per il 51enne. Oggi la parola passerà agli avvocati di parte civile e a quelli della difesa, poi sarà la giudice Laura Morselli a emettere la sentenza.