Il Comune di Pontinia con la nuova numerazione civica sta facendo cassa. A sostenerlo è il candidato sindaco di Alleanza per Pontinia Giuseppe Mochi, che ricostruisce la vicenda che in questi giorni è balzata agli onori delle cronache per una serie di problemi con i pagamenti. “Tutto parte da una delibera di giunta del 2011 – spiega Mochi -, con la quale è stato dato incarico a una ditta esterna di procedere a redigere la nuova numerazione civica. Con quell’atto il sindaco e gli assessori hanno anche stabilito che il 50% del totale necessario per l’intervento fosse a carico dei proprietari delle abitazioni, con modalità di pagamento che sarebbero poi state stabilite dal settore competente. Due anni dopo, con un’ulteriore delibera di giunta, è stato preso atto che la ditta aggiudicataria necessitava di 4.966 nuove targhe per numeri civici, con un importo complessivo di 68.752,10 euro. Il 50%, come precisato nel 2011 e poi confermato nel 2013, avrebbe dovuto essere a carico dei proprietari delle abitazioni”. “Ma il Comune di Pontinia – attacca Mochi -, come si può evincere con un semplice calcolo matematico, sta provvedendo a recuperare il 100% della spesa. Dividendo il totale per il numero di targhe, infatti, esce la cifra di 13 euro, che è il totale dell’importo che il Comune sta chiedendo in questi giorni ai privati. Un altro problema è poi quello della modalità di riscossione, che di fatto è inesistente. Chi risarcirà ora le casse pubbliche di questa spesa affrontata per spedire delle lettere che non rappresentano un titolo esigibile? Il Comune, infatti, sta chiedendo ai cittadini il pagamento di 13 euro con una semplice lettera, che non costituisce alcun titolo”. “In ciò si evidenzia ancora una volta l’approssimazione di questa amministrazione – conclude il candidato sindaco -, che anche sulla questione dei numeri civici ha agito con superficialità. E’ evidente che questa amministrazione ormai sta navigando a vista e pertanto serve immediatamente un cambiamento”.