E per fortuna che il bracconaggio a Ponza e sulle isole dell’arcipelago pontino “non esiste”. A distanza di un anno dal clamoroso arresto del cacciatore ponzese, i forestali di Latina – questa volta con la divisa dell’Arma dei carabinieri – sono tornati in missione nell’avamposto dell’attività venatoria abusiva e a Palmarola hanno trovato e posto sotto sequestro tre fucili, di cui uno risultato rubato a Sperlonga e due con matricola abrasa, e ben 1150 cartucce, smentendo così ancora una volta la teoria del sindaco di Ponza Piero Vigorelli che lo ha visto schierarsi in questi anni contro le associazioni ambientaliste che, armate di cannocchiali e macchine fotografiche per documentare azioni di bracconaggio, venivano accolti sull’isola con denunce per divieto di sbarco.
In questi giorni il Nucleo operativo antibracconaggio carabinieri di Roma, unitamente al personale del Gruppo carabinieri forestale di Latina, ai militari del Servizio navale carabinieri e alla stazione di Ponza, ha seguito l’operazione denominata “Isole Pontine” mirata alla repressione di atti di bracconaggio perpetrati in danno dell’avifauna selvatica in particolare tortore, quaglie e piccoli insettivori che in questo periodo stanno effettuando la migrazione per raggiungere i siti di nidificazione, durante la quale effettuano delle brevi soste per recuperare le forze nei territori insulari. L’attività è stata svolta nell’ambito dell’attività di controllo del territorio finalizzata al contrasto e alla prevenzione del bracconaggio. Con due ripetuti blitz effettuati sull’isola di Palmarola nelle giornate di sabato 22 e domenica 23 aprile, i militari hanno rinvenuto in una grotta all’interno di tre fusti di plastica 1150 cartucce inesplose e in mezzo ad un bosco di leccio, in località Carcariello, i tre fucili occultati in tubi in pvc.
Le indagini continuano per cercare di risalire ai responsabili di tali comportamenti illeciti che evidenziano il persistere del fenomeno del bracconaggio – fa sapere l’Arma dei carabinieri – e i cui autori denotano collegamenti ad ambienti criminali, stante la notevole disponibilità di armi clandestine. Il 22 aprile 2016 i forestali avevano effettuato analoga operazione, sempre sull’isola di Palmarola, che aveva portato all’arresto di un bracconiere e al sequestro di tre fucili, uno con matricola abrasa e due di provenienza furtiva, oltre ad un consistente numero di munizioni. Nello stesso giorno il sindaco di Ponza Vigorelli sbeffeggiava sui social l’attività dei volontari Cabs, associazione ambientale internazionale con sede in Germania. Una questione finita a suon di querele e denunce.