Si sono tenuti ieri i funerali di Luciana Coluzzi, l’assistente capo coordinatore di polizia penitenziaria morta dopo essere caduta dal balcone della sua abitazione, a Norma.
A ricordarla, questa mattina, il Sippe, Sindacato di polizia penitenziaria: “Una donna, madre, collega esemplare – ha detto il presidente Alessandro De Pasquale presente alla messa – mai una parola fuori posto, rispettosa dei colleghi e dei superiori. Degna dell’uniforme che indossava”.
Molte sono state le autorità presenti, tra le quali, il vice capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Roberto Tartaglia, la direttrice del carcere di Latina Nadia Fontana, il commissario capo Virgilio Indini che, con la loro presenza, hanno voluto dare un forte segnale di vicinanza alla famiglia dell’agente deceduta e a tutti i poliziotti penitenziari ormai devastati anche per il suicidio messo in atto il 4 agosto scorso dall’assistente capo coordinatore Sante Cavone, anche lui in servizio al carcere pontino.
“Non sappiamo esattamente cosa stia succedendo nel carcere di via Aspromonte – ha concluso De Pasquale – e se la morte dei due agenti sia legata ad eventuale stress lavorativo o problemi personali ma ritengo che il Dap debba comunque approfondire il disagio lavorativo in cui operano le donne e gli uomini della polizia Penitenziaria che, fino all’ultimo giorno di servizio, ad un’età avanzata, vengono impiegati in servizi stressanti e in condizioni disumane”.
Ieri pomeriggio il vice capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Roberto Tartaglia, è andato al carcere di Latina per parlare con il personale dopo i due lutti in pochi giorni. “Ritengo importante – ha detto – portare la vicinanza dell’amministrazione al personale degli istituti, soprattutto di quelli, per vari motivi, più in sofferenza.