L’ex sindaco di Latina Damiano Coletta è intervenuto riguardo la sentenza della Corte d’Appello di Roma che ha respinto la richiesta di 31 milioni di euro da parte di Metro Latina, società che si era aggiudicata l’appalto per la realizzazione di una metropolitana leggera nel capoluogo pontino.
“Il Comune non deve niente. -spiega l’ex sindaco- Il progetto non stava in piedi perché faceva affidamento su un contributo chilometrico che la Regione non aveva in nessun modo avallato. Per anni dunque la nostra città è stata costretta a credere a un bluff”.
“L’opera era economicamente insostenibile – continua Coletta – ma quella richiesta di risarcimento milionario ha gravato sulla comunità e sulle scelte amministrative durante il nostro mandato perché c’era il rischio di dover sborsare un fiume di denaro pubblico per una scelta scellerata. Restiamo sempre garantisti, ma la prescrizione ha consentito ai vari imputati di evitare il giudizio finale sulle responsabilità oggettive. Ora però questa sentenza certifica non solo l’errore ma la responsabilità politica di chi ha sostenuto quel progetto, che ha una matrice chiarissima. La stessa dello smarrimento del decreto ingiuntivo delle Terme di Fogliano, dell’ex Icos, del fallimento di Latina Ambiente, tutti errori che hanno pesantemente condizionato le scelte dell’amministrazione. Adesso la maggioranza è composta di molti giovani che non sono coinvolti con le vicende del passato, ma nell’organico ci sono figure che hanno fatto parte di quelle esperienze amministrative. A noi consiglieri di opposizione, il compito di vigilare con attenzione per evitare che quanto accaduto negli anni passati non si debba ripetere”.
“Grazie a questa sentenza ci auguriamo si chiuda un lungo contenzioso e una brutta pagina di cattiva amministrazione – aggiunge il vice segretario di Lbc Alessio Ciotti – Potranno così essere liberate risorse del Bilancio comunale da destinare alla comunità. Come Lbc, attraverso i nostri consiglieri, vigileremo sulle transazioni, uno strumento più volte dalla giunta ma che invece è necessario valutare con cautela ed estrema attenzione”.