Solidarietà a Marika anche da parte della consigliera comunale di Latina Matilde Celentano. Sempre in prima linea al fianco dei più deboli, delle persone in condizioni di fragilità – l’abbiamo vista impegnata anche nel fine settimana scorso per la battaglia delle passerelle per l’accesso alle spiagge dei disabili -, donna di mare (è di origine sarda), saputa della disavventura capitata alla svedese di Malmo, naufragata il 18 luglio scorso davanti alla foce di Rio Martino perdendo ogni suo avere, la consigliera ha sentito il bisogno di farle visita presso il camping in cui ha trovato ospitalità grazie alla generosità di Roberta Cestra e di tutto il suo staff. Ha sentito il bisogno di abbracciarla e di sostenerla con le parole, il calore umano e qualche gesto concreto al fine di alleviare le sofferenze di questo momento difficile: la barca a vela sulla quale stava navigando in solitaria nel Tirreno era la sua casa, a picco sono finiti anche i suoi documenti, gli abiti, i ricordi di una vita infranti sugli scogli insieme a tutto il resto. Sostegno e aiuto Marika lo sta ricevendo anche da due pescatori della zona, Riccardo e Stefano, che sono stati i suoi primi soccorritori.
“Mi meraviglia profondamente – ha commentato Celentano a margine della visita a Marika – come da parte dall’attuale amministrazione comunale non ci sia stato nessun gesto di interessamento, incluso da parte della delegata alla Marina. Latina definita ‘Città di Mare’, seconda città del Lazio, non ha un approdo al mare per i velisti e gli appassionati di nautica. Dal disinteresse dell’amministrazione comunale per questa vicenda si evince come il turismo nautico a Latina non sia né seguito, né tutelato, con ovvie ripercussioni su tutto l’indotto turistico. Da parte mia è stato un gesto naturale andarla a conoscere, offrirle la mia ospitalità e soprattutto il mio completo sostegno. Marika può contare su di me”.
Ieri pomeriggio al camping Rio Martino, la consigliera di Fratelli d’Italia, esponente di opposizione, ha parlato a lungo con la velista svedese. “Mi aspettavo una donna muscolosa sapendola al comando di un’imbarcazione da anni – ha raccontato – e invece mi sono trovata davanti una donna esile, bruciata dal sole. L’ho abbracciata. Mi ha raccontato la sua sfortunata avvenuta ma anche la sua scelta di vita. Mi sono commossa. Tornerò a farle visita e a sostenerla per quanto mi sarà possibile. Marika ha bisogno di aiuto”.
Latina, Marika e le cartine nautiche. Le precisazioni di Navionics