Latina, chiesti sei rinvii a giudizio per la Variante Malvaso. Di Giorgi, ipotesi corruzione

Il cantiere Malvaso sequestrato a gennaio 2015
Giovanni Di Giorgi
Giovanni Di Giorgi

Variante Malvaso, l’ex sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi scampato alla richiesta di rinvio a giudizio. Ma i guai per lui sono tutt’altro che finiti: nella maxi inchiesta del sostituito procuratore Gregorio Capasso e del procuratore aggiunto Nunzia D’Elia per l’abuso edilizio che, attraverso le ipotesi di falso e abuso d’ufficio, avrebbe consentito alla società riconducibile all’allora consigliere di maggioranza, l’azzurro Vincenzo Malvaso, di realizzare cubature triplicate rispetto al Piano particolareggiato di Borgo Piave, Di Giorgi rischia l’imputazione per corruzione. Il procuratore D’Elia ha chiesto per lui l’archiviazione per abuso d’ufficio, stralciando la posizione.

 La corruzione

L’ipotesi di corruzione (più grave dell’abuso d’ufficio) a suo carico riguarda l’acquisto “agevolato” di un appartamento nella zona di piazzale Carturan effettuato da una società di Malvaso. Una compravendita considerata sospetta e finalizzata alla contropartita per la Variante. Al Pm la decisione se chiedere o meno il rinvio a giudizio.

Vincenzo Malvaso
Vincenzo Malvaso

L’abuso edilizio

Per la cosiddetta Variante Malvaso al Ppe di Borgo Piave del 1987, approvata con due delibere di giunta e che ha favorito la realizzazione di un complesso residenziale di circa 9.000 metri cubi (più di 6.000

Giuseppe Di Rubbo
Giuseppe Di Rubbo

considerati illegittimi dagli inquirenti), il procuratore aggiunto ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex consigliere Malvaso, dell’ex assessore all’urbanistica Giuseppe Di Rubbo, entrambi di Forza Italia, dell’ex dirigente comunale Ventura Monti e dei tecnici Antonio Petti, Marco Paccosi e Fabio De Marchi per i reati di falso, abuso d’ufficio e abuso edilizio. Ora il giudice Guido Marcelli dovrà fissare l’uidienza preliminare.

Ventura Monti
Ventura Monti

L’archiviazione  

In ordine agli stessi reati in concorso è archiviazione per gli altri componenti della giunta di Di Giorgi (l’ex vice sindaco Fabrizio Cirilli, gli ex assessori Rosario Cecere, Gianluca Di Cocco, Orazio Campo, Pasquale Maietta, Marco Picca e Marilena Sovrani), indagati in un primo momento per l’approvazione delle due delibere aventi ad oggetto la Variante di Borgo Piave considerata illegittima tanto da porre sotto sequestro l’intero cantiere all’ingresso nord del capoluogo pontino. Per gli ex assessori è stato preso in considerazione il fatto che avrebbero ignorato gli aspetti tecnici delle due varianti supportate dai pareri favorevoli degli uffici.

sigilli Le indagini

Il sequestro del cantiere di Malvaso, ormai giunto a lavori quasi finiti, scattò a gennaio 2015 dopo mese di serrate indagini delegate dalla Procura al Nucleo investigativo della Forestale di Latina che nell’informativa ravvisò gli estremi di una lottizzazione abusiva.