Un vero e proprio laboratorio a cielo aperto è stato attivato quest’anno presso l’istituto comprensivo Alessandro Volta di Latina, dove gli alunni delle classi prime e seconde hanno seguito il progetto sperimentale “rinaturalizzazione del giardino di scuola”, in collaborazione con Lega italiana protezione uccelli e il corpo forestale dello Stato.
L’educazione ambientale è stata al centro dell’iniziativa, che è stata promossa dal dipartimento di sostegno e dalla dirigente scolastica del plesso di via Botticelli, Claudia Rossi, condivisa con il referente del progetto il prof. Roberto Lieto e realizzata grazie alla fattiva collaborazione del delegato provinciale della Lipu Gastone Gaiba, di Anna Migliaro e Mirco Guarnacci e del corpo forestale di Fogliano e Sabaudia. Hanno aderito al progetto anche gli insegnanti di Italiano, Storia, Geografia, Matematica e Scienze, Tecnologia, Arte e Immagine delle classi prime e seconde medie dell’Istituto.
Durante i diversi incontri previsti dal progetto gli alunni hanno osservato gli spazi all’aperto della scuola cercando di valorizzare gli aspetti naturalistici presenti, con particolare attenzione alle attività pratiche di ricerca degli elementi caratteristici dell’ambiente naturale. Un lavoro che è stato esteso anche ad alcune aree protette della provincia come l’oasi di Pantanello, zona umida oggetto di intervento di rinaturalizzazione da parte della Fondazione Caetani.
Tra gli obiettivi del progetto c’era anche quello di favorire la presenza della biodiversità urbana, e così gli studenti hanno realizzato all’interno del giardino della scuola alcuni lavori finalizzati all’installazione di nidi e mangiatoie artificiali costruiti con materiali di recupero, e alla realizzazione di un habitat adeguato con la piantumazione di 50 nuove specie vegetali tipiche dei nostri ambienti naturali, strettamente legate alla vita della piccola fauna selvatica.
“Il progetto – spiega il prof. Roberto Di Lieto – nasce dall’idea di utilizzare il giardino della scuola per riscoprire lo spazio all’aperto come luogo di interazione con l’ambiente, di scambio interpersonale, un ambito dove incontrare e scoprire la natura attraverso il recupero e la valorizzazione delle aree verdi presenti. In questa ottica si è inteso sviluppare la conoscenza dell’ambiente naturale locale e la riflessione sull’importanza della sua salvaguardia come percorsi utili agli allievi ai fini dell’acquisizione di chiavi di lettura della realtà in cui loro stessi vivono ed operano, realtà nella quale la natura costituisce un’imprescindibile presenza. La scelta di questo campo di intervento ha offerto la possibilità di progettare situazioni di apprendimento nelle quali i saperi legati al mondo della natura hanno rappresentato un prezioso ed originale sussidio operativo per la formazione dello studente. La finalità è stata quella di sviluppare competenze ed abilità correlate alla fruizione responsabile della risorsa natura e alla sua gestione sostenibile. Ecco che il giardino della scuola non è più semplicemente uno spazio attraverso cui passare per entrare nell’edificio scolastico, ma si può trasformare in un nuovo e stimolante luogo di osservazione e studio”.