“Dopo la presenza di rumeni menomati e bambini dormienti tra le braccia delle madri sulle strade pontine, da ieri anche una donna incinta schiva il passaggio delle auto, nella trafficata via Romagnoli, mettendo a rischio se stessa e suo figlio. Una situazione non più tollerabile, dietro alla quale si concentra un racket dell’elemosina dai contorni ancora non chiari”. Lo afferma Marilena Sovrani, candidata sindaco con la lista “Marilena Sovrani sindaco”. “Non esiste una mappatura che radiografi in modo definito quello che, da Milano a Roma, passando per Latina, è diventato il “business dell’elemosina”.” Nel 2012 erano stati segnalati venticinque bambini costretti ad elemosinare nel capoluogo lombardo, analoghi numeri a Roma. A Latina, nel 2016, si conta una trentina di mendicanti, ognuno dei quali a fine giornata porta a casa (casa per modo di dire) tra i venti ed i venticinque euro. “Il sospetto che dietro questi individui agiscano organizzazioni criminali provenienti dall’Europa dell’est non rappresenta una ipotesi remota – spiega il candidato Sovrani – sebbene non abbiano avuto riscontri in questi anni le indagini svolte sul “mercato della compassione”. Il numero dei bambini sfruttati è stato dimezzato grazie all’intervento delle forze dell’ordine, tuttavia è aumentato quello dei soggetti menomati che mendicano all’altezza dei crocevia più trafficati della città. Talvolta insistenti, ultimamente astuti nell’insinuarsi in maniera lesiva tra un’automobile e l’altra”. Marilena Sovrani rileva tra l’altro come l’indulgenza dei latinensi si alterni al disagio e come il fenomeno investa anche i luoghi pubblici in maniera sempre più perniciosa. “La carità non ha niente a che fare con il business della compassione, che non va alimentato dai cittadini, ma soprattutto necessita di verifiche da parte degli organi preposti alla sicurezza dei cittadini ma anche di quanti – conclude il candidato sindaco – sono utilizzati per finanziare un mercato illegale, moralmente riprovevole”.