Poche risorse e tagli continui operati dagli enti sovraordinati, tanto da rendere impossibile lo svolgimento delle funzioni istituzionali. Il presidente della Provincia di Latina Eleonora Della Penna, ha presentato un esposto cautelativo sullo stato dell’ente alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina, alla Prefettura e alla sezione regionale della Corte dei Conti del Lazio, un’azione adottata in linea con la posizione assunta in ambito nazionale dall’Unione delle Province Italiane. L’esposto riassume quanto accaduto dall’avvento della legge 56 ad oggi e la situazione in cui versa la Provincia di Latina, così come le altre Province in Italia, che rischia di non essere in grado di fare fronte alle proprie specifiche funzioni istituzionali a causa dei continui tagli a cui è stato sottoposto il bilancio e alla carenza di risorse da destinare alle attività legate alla gestione delle strade provinciali, dell’edilizia scolastica per le scuole superiori e alla tutela e valorizzazione dell’ambiente. Per quanto riguarda la Provincia di Latina, così come riferito nell’esposto del presidente Della Penna, la situazione attuale dei conti dell’ente porterebbe ad uno squilibrio di quasi 12 milioni di euro. “E’ evidente – dichiara il presidente Della Penna – che a fronte di un impegno costante da parte del nostro ente, a fronte del lavoro che ogni giorno svolgiamo nei nostri settori di competenza sopperendo spesso ai ritardi del Governo nazionale e della stessa Regione – che, va ricordato, non ha mai approvato una legge di riordino -, alla Provincia di Latina, così come alle altre Province d’Italia, non solo non viene riconosciuta la giusta dignità prevista dalla Costituzione ma l’assenza di una giusta presa di posizione rischia di vanificare il lavoro svolto fino ad oggi compromettendo, di fatto, i servizi essenziali che continuiamo a garantire ai cittadini. Questa attesa infinita, l’incertezza in cui versano le Province, ricadono pesantemente non tanto sulla politica – che in gran parte continua ad assistere inerme -, quanto sui nostri concittadini a cui facciamo sempre più fatica ogni giorno a garantire strade sicure, scuole a norma e, con gli uffici ridotti all’osso, anche le giuste risposte sul delicato fronte delle autorizzazioni ambientali, settore di grande interesse delle aziende che operano sul territorio. Questa situazione non è più accettabile. Le Province sono state abbandonate a se stesse negli ultimi due anni, nel Lazio siamo andati avanti grazie alla buona volontà di impiegati e dirigenti e a una amministrazione, la nostra, che ha saputo dare risposte laddove la politica romana non è riuscita ad arrivare. E’ tempo che ai territori venga restituita la dignità che meritano e che qualcuno si assuma la responsabilità di quanto accaduto fino ad oggi. Per questo, in linea con la posizione dell’Upi, ho deciso di formalizzare questo esposto e per questo chiedo a gran voce di consentire all’ente che rappresento di continuare a svolgere il lavoro che meglio sa fare: offrire servizi efficienti ai nostri concittadini e alle nostre imprese”.