Dalla talee dell’albero nel giardino della casa del giudice Falcone sono nati tanti alberi della legalità. Uno di questo è stato piantumato nel parco Martiri di Fiesole, nel quartiere Q4 a Latina, in occasione della commemorazione della strage di Capaci. La cerimonia è iniziata con la deposizione di una corona al monumento che ricorda i tre carabinieri, Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti, che, durante la guerra di liberazione italiana, il 12 agosto 1944, si consegnarono alle truppe tedesche a Fiesole per salvare dieci ostaggi e subito dopo vennero fucilati.
Negli interventi le autorità civili e militari si sono rivolte al mondo della scuola, rappresentato degli studenti dell’Istituto Comprensivo Don Milani. Un confronto generazionale, che presuppone una grande senso di responsabilità. Il 23 maggio 1992, sull’A29 a Capaci in provincia di Palermo, morirono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Venne colpito lo stato, il popolo italiano e il cuore della magistratura, che difende i propri uomini dagli attacchi, non soltanto della criminalità organizzata.