In viaggio su bus obsoleti e turni insopportabili e si spera che con il nuovo servizio di oltre 24 milioni di euro il trasporto pubblico locale del capoluogo pontino possa migliorare. Il Comune di Latina è riuscito, soltanto sotto la gestione commissariale conclusasi con le elezioni di giugno scorso, a pubblicare l’avviso di gara per la gestione di uno dei servizi più importanti della città scaduto nel lontano 2010 e andato in proroga ben undici volte. Dal 30 giugno 2016 è partita la dodicesima, in attesa della nuova aggiudicazione per la durata di sei anni a partire dal 2017. Dietro una precarietà così lunga avrebbe trovato “riparo” il mancato investimento da parte del gestore con le conseguenze oggi lamentate dal personale dipendente che martedì della prossima settimana tirerà il freno a mano dalle 9.30 alle 13.30.
Dunque, mattinata di sciopero il 19 luglio indetto dalla segreteria provinciale Faisa-Cisal di Latina per la durata di 4 ore. I bus rimarranno nei depositi, nel pieno rispetto delle fasce orarie di garanzia.
“Si è arrivati a questa prima azione – spiega il responsabile sindacale Mario Mustacchio – in quanto la riorganizzazione e la ciclazione dei turni fatta dall’azienda non ha giovato al servizio non dedicando la giusta attenzione tra l’altro anche le necessarie e indispensabili, per questo periodo, linee mare. Inoltre, vogliamo esprimere la nostra preoccupazione sul futuro del trasporto pubblico locale della città di Latina che oggi è gestito in proroga dall’Atral e per il quale la nostra organizzazione sindacale si è già attivata al fine di garantire soprattutto i livelli occupazionali attuali in vista di una possibile gara d’appalto per l’affidamento del servizio”.
Mustacchio sottolinea che sta pesando anche il mancato rinnovo di alcuni contratti di lavoro per gli operatori d’esercizio nonostante che “le necessità richiedessero il contrario, tant’è che spesso il personale addetto alle manutenzioni viene utilizzato in guida per sopperire alle carenze con ricadute sulle manutenzioni stesse dei mezzi e su tutta l’organizzazione del servizio causando inevitabilmente perdita di corse”.
L’organizzazione sindacale denuncia che “nulla è stato fatto per migliorare l’attuale e vetusto parco bus che oltre a carenze strutturali presenta il non o scarso funzionamento dell’aria condizionata, ove presente, non permettendo di avere un microclima adeguato al trasporto di persone all’ interno dei bus”. “E’ chiaro che – precisa Mustacchio – i disservizi e i disagi sono inevitabili e vengono limitati solo grazie agli sforzi che gli operatori d’esercizio fanno tutti i giorni tra le mille difficoltà che incontrano lavorando con le suddette vetture ed è naturale che tale situazione lavorativa prolungata nel tempo non è più sopportabile da parte dei lavoratori e inevitabilmente si è arrivati allo sciopero affinché istituzioni e azienda intervengano al più presto”.
La Faisa Cisal continuerà a portare avanti le proprie proposte dettate dai lavoratori “cercando con tutte le azioni necessarie ed in tutte le sedi opportune di migliorare un servizio di così fondamentale importanza per la città come quello del trasporto pubblico locale fermamente convinta che esso rappresenta una risorsa e non un problema se si effettuano le giuste manovre nella sua riorganizzazione”.
Da parte dell’amministrazione cittadina, da poco insediatasi, la vera sfida sarà quella di completare la gara… senza contenzioso e di risolvere ancor prima anche questa emergenza di fine servizio Atral.