Bisogna ripensare ad uno sviluppo sostenibile e considerare che l’Artico non è un luogo uguale agli altri, ma uno dei motori del clima del pianeta. A bordo della barca a vela “Moondance”, un gruppo di esperti e volontari delle Associazioni Gate to The Artic e AIPU
sono partiti per scoprire quanta plastica c’è in mare e quanto si stiano trasformando gli habitat e la vita degli esseri viventi a causa del cambiamento climatico. La spedizione, con il supporto del Dipartimento di Scienza della Terra e dell’Ambiente dell’Università “Federico II” di Napoli, dell’Istituto Oceanografico di San Diego, dell’ITS Academy Giovanni Caboto di Gaeta e della Lega Navale di Sperlonga, è partita proprio alla volta di mete dove la plastica non dovrebbe esserci, ma dove il riscaldamento globale potrebbe manifestarsi in maniera più importante che in altre.
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