I giudici del Tribunale del Riesame di Roma hanno confermato il carcere per Mario Eutizia, badante 47enne di Napoli, autoaccusatosi di aver ucciso quattro anziani. Secondo le motivazioni dei giudici, rilasciarlo comporterebbe un rischio di reiterazione del reato. Il quadro accusatorio rimane solido, supportato dalle confessioni dell’indagato che, lo scorso agosto, si è presentato spontaneamente dai Carabinieri per “liberarsi la coscienza”, rivelando di aver somministrato dosi letali di farmaci agli anziani che assisteva, sostenendo di voler alleviare le loro sofferenze.
Dopo l’interrogatorio presso la Procura di Santa Maria Capua Vetere, il caso è passato per competenza alla Procura di Latina, dove il gip Giuseppe Cario ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare, convalidata dal Riesame. Eutizia è accusato di omicidio volontario aggravato e, assistito dall’avvocato Antonio Daniele, rimane detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Le indagini proseguono: recentemente è stato disposto un esame tossicologico su alcuni reperti di una delle vittime, Luigi Di Marzo, 88enne della provincia di Napoli, per verificare la presenza di sostanze sospette. Tra le vittime di Eutizia vi sono anche due anziani di Latina, assistiti tra il 2017 e il 2018, oltre a due residenti in Campania. I risultati delle analisi, previsti entro novanta giorni, potrebbero ulteriormente chiarire il quadro.