Il Tar del Lazio aveva accolto il ricorso presentato dalla Earth Onlus contro i Comune di Latina che lo scorso anno aveva vietato di portare i cani in spiaggia anche con la museruola.
“La scelta di vietare l’ingresso agli animali sulle spiagge destinate alla libera balneazione – ha detto il Tar nel marzo scorso nella sentenza – è irragionevole e illogica, anche alla luce delle viste indicazioni regionali che attribuiscono ai Comuni il potere di individuare, in sede di predisposizione del Piano di utilizzo degli arenili, tratti di spiaggia da destinare all’accoglienza dei cani”.
Ora la vicenda diventa nazionale, perché a riprendere la decisione del tribunale amministrativo contro il Comune di Latina è stata Ilaria Innocenti, della Lav, la Lega anti vivisezione, che ha ribadito come i Comuni non possono vietare l’ingresso in spiaggia degli amici a 4 zampe. I caso Latina è rimbalzato quindi oggi, 15 giugno, sulle testate on-line nazionali.
Secondo i giudici amministrativi, come già affermato dal Tar Calabria, “l’amministrazione avrebbe dovuto valutare la possibilità di perseguire le finalità pubbliche del decoro, dell’igiene e della sicurezza mediante regole alternative al divieto assoluto di frequentazione delle spiagge, ad esempio valutando se limitare l’accesso in determinati orari, o individuare aree adibite anche all’accesso degli animali, con l’individuazione delle aree viceversa interdette al loro accesso”.
L’amministrazione Coletta è comunque corsa ai ripari con un bando, nel marzo scosro, per allestire una Bau beach anche sul lungomare di Latina.