Sono stati assicurati alla giustizia i responsabili di una violenta aggressione commessa ai danni di un 30enne di Fondi, avvenuta a ottobre scorso a scopo di rapina. Oggi gli agenti del locale commissariato di Polizia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 20enne di nazionalità albanese per sequestro di persona con finalità di rapina aggravata, estorsione e lesioni aggravate. Il giovane straniero, finito nel carcere di Latina, è indagato in concorso con un altro connazionale di minore età che è rimasto a piede libero, deferito al Tribunale per i Minorenni.
Il provvedimento del giudice che ha portato alla detenzione del 20enne è scaturito da un’attente attività investigativa svolta dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del commissariato di Polizia di Fondi, a seguito della denuncia sporta dalla vittima.
Il 30enne fondano, che conosceva i suoi aggressori, una volta finito l’incubo si è rivolto alla Polizia la quale ha accertato l’accaduto, che si è rivelato perfettamente aderente al suo straziante racconto, ascrivendo ai due denunciati la responsabilità.
La vittima era stata costretta a salire nella sua auto sulla quale si erano imbucati di due albanesi, minacciato con un coltello e derubato di portafogli e telefono cellulare. A bordo della stessa vettura era stato trasportato in un luogo isolato del lungomare dove era stato picchiato selvaggiamente, e successivamente in un’altra zona dove era stato costretto a furia di calci e pugni a rilevare il codice del suo bancomat finito nella mani dei due aggressori. In una condizione di estrema sottomissione e ferito, il 30enne era stato poi riportato a Fondi e scaricato. La vittima aveva dovuto ricorrere alle cure mediche.