L’obiettivo non è andare al Parlamento Europeo a occupare una poltrona ma trovare risposte concrete alle tante emergenze che contraddistinguono la provincia di Latina e l’Italia. Nicola Procaccini, sindaco di Terracina, candidato pontino alle elezioni europee, in quota a Fratelli d’Italia, nella circoscrizione Italia Centro ha le idee chiare. E usa parole legate alla lealtà
“Non posso dire che non sia stata una campagna elettorale complessa. Ma sono felice di averla affrontata come sempre, a testa alta, con chiarezza e lealtà”, afferma.
Un modo di intendere e fare politica che l’esponente di Fratelli d’Italia ha messo in chiaro sin dall’inizio affermando di voler vincere certo “ma in modo pulito, senza vendere l’anima al diavolo, nel rispetto dei valori che contraddistinguono me e il partito che rappresento”.
“Una cosa che mi ha sconcertato è che i media nazionali – spiega Procaccini – impegnati solo a mettere in primo piano i litigi quotidiani tra Lega e 5 Stelle. In questo delirio non è scomparsa tanto la campagna elettorale, fatta di temi, programmi e persone ma si sono persi i tanti problemi che il nostro Paese vive. Un atteggiamento del genere potrebbe, forse, essere giustificato solo in una nazione che non ha problemi economici o di disoccupazione. Se non fossimo stati ogni giorno sui territori forse le persone avrebbero quasi dimenticato che domenica si vota per decidere il futuro dell’Europa”.
Fattori non secondari che hanno arricchito di contenuti e prospettive questa tornata elettorale che guarda all’Europa sì ma punta anche a cambiare l’Italia.
“Questi ultimi giorni sto accompagnando ai temi propri della campagna elettorale anche una richiesta nei confronti dei cittadini e degli elettori affinché il 26 maggio si possa dare un segnale, concreto e non interpretabile, a chi oggi governa l’Italia. Questo Frankenstein che vede l’unione di due forze incompatibili tra loro sta solo togliendo all’Italia la possibilità di crescere come merita e di uscire da quel pantano politico a cui la stanno condannando”.
Insomma, votare Fratelli d’Italia significa dare un segnale forte alla Lega di Salvini.
“Il nostro partito è cresciuto in modo esponenziale. Esprime quadri dirigenti ed amministratori capaci ed oggi rappresenta un valido alleato per chi intende, davvero, creare un governo di centrodestra all’insegna del pragmatismo e della stabilità. Se Salvini deciderà di continuare con questo patto scellerato con i 5 stelle se ne assuma ogni responsabilità. Certo è che non avrà l’alibi di non aver avuto alternative“.
I contenuti ci sono, il programma è chiaro, la voglia di cambiare inequivocabile.
“Puntiamo a superare di misura la soglia del 4%. Abbiamo una lista forte, idee chiare da attuare e sono certo che i cittadini abbiano percepito cosa intendiamo fare per riportare l’Europa ad essere un’unione di Stati capaci di governare processi importanti come la politica estera o fenomeni come l’immigrazione. In grado di non intaccare la sua sovranità e la capacità di autodeterminarsi di ogni singolo Stato che la compone, ad esempio sulle politiche fiscali, né di inficiarne l’identità. Con noi la priorità non sarà mai la lunghezza della zucchina”.
La campagna elettorale per le elezioni europee è agli sgoccioli. Domenica si vota per decidere chi saranno i parlamentari che rappresenteranno l’Italia a Bruxelles.
La giornata di venerdì sarà completamente dedicata alle chiusure. Si partirà da Terracina, per arrivare alle 18.30 all’hotel Enea ad Aprilia. Ed infine al Piper di Roma, circondato dal gotha di Fratelli d’Italia, e soprattutto dai tanti cittadini che lo hanno seguito in questo percorso.