Tentata estorsione, questo è il reato di cui dovrà rispondere Francesco Viola (già condannato nel processo Don’t Touch), rinviato a giudizio dal giudice Molfese.
Un episodio che risale all’agosto 2015, ma che – almeno per Viola – si è trascinato fino ad oggi con un procedimento stralciato da quello principale nel quale sono indagati anche Angelo Travali, Corrado Giuliani e Riccardo Agostino.
Ieri mattina, il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Latina ha anche fissato l’inizio del processo per il 20 aprile 2021. Viola sarà difeso dagli avvocati Pasquale Cardillo Cupo e Giancarlo Vitelli.
Viola, tra l’11 e il 13 agosto del 2015, avrebbe preteso la somma di 15mila euro ad un 38enne del capoluogo pontino, quale sorta di risarcimento per una presunta offesa, rivolta dalla vittima a qualcuno dei quattro imputati. Viola, in particolare, avrebbe contattato il 38enne, dandogli appuntamento per il pagamento dei 15mila euro in un noto bar nei pressi del centro commerciale Morbella a Latina.
Qui, Angelo Travali, Agostino Riccardo e Corrado Giuliani avrebbero preteso il “risarcimento” che peraltro, per cause indipendenti dalla volontà degli imputati, non sarebbe mai arrivato. “Se non paghi – gli avrebbero detto i quattro – ti veniamo a cercare sotto casa”.